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Casoria, morto di Covid l’assessore Raffaele Petrone: aveva 65 anni

Assessore, già consigliere comunale, Raffaele Petrone era molto conosciuto a Casoria, cittadina della provincia di Napoli. Il sindaco, Raffaele Bene, su Facebook ha dedicato un lungo post di addio al 65enne. “Lello, la tua luce, il tuo sguardo ed il tuo sorriso li porterò per sempre con me” ha scritto il primo cittadino.
A cura di Valerio Papadia
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Raffaele Petrone (a sinistra) insieme al sindaco Raffaele Bene
Raffaele Petrone (a sinistra) insieme al sindaco Raffaele Bene

Lutto a Casoria, cittadina della provincia di Napoli, per la morte dell'assessore Raffaele Petrone, deceduto per complicanze causate dal Coronavirus a 65 anni. Già consigliere comunale, Raffaele Petrone era stato eletto alle ultime amministrative nella lista "Noi con Arpino", entrando in Giunga come assessore con delega alla Polizia Municipale: lo scorso 26 dicembre, dopo essere risultato positivo al Sars-Cov-2, era stato ricoverato in ospedale per l'aggravarsi delle sue condizioni di salute, fino purtroppo al decesso, avvenuto nella giornata di ieri.

Il cordoglio del sindaco di Casoria

Il sindaco di Casoria Raffaele Bene, sulla sua pagina Facebook, ha dedicato un lungo post di addio all'assessore Petrone:

Ogni parola non è appropriata, adeguata e giusta per spiegare chi è Raffaele Petrone. Per molti è stato l’assessore, per me un fratello maggiore, un confidente, un porto sicuro in cui mi rifugiavo nei momenti, tanti, di sconforto che questo ruolo ti porta. La mia spalla, la mia guida, il mio Amico, il mio consigliere, colui che mi ha sempre compreso semplicemente guardandomi negli occhi. È volato al cielo un uomo buono, una persona perbene che ha messo al servizio della famiglia e della Città tutto se stesso

Il post del primo cittadino di Casoria, che a corredo ha pubblicato anche una fotografia che lo ritrae insieme a Raffaele Petrone, prosegue così:

È stato l’unico a non disertare mai il Comune, anche durante la fase del lockdown e quando affettuosamente lo riprendevo e lo invitavo a fare attenzione, lui mi guardava e diceva “la luce al comune deve essere sempre accesa ed io non ti devo mai lasciare solo; piuttosto riposati un po' tu, tanto ci sono io e stai un po' con tua moglie ed i bambini”. Lello, la tua luce, il tuo sguardo ed il tuo sorriso li porterò per sempre con me. Alla moglie alle figlie ed a quanti hanno avuto l’onore di conoscerlo nella sua profonda umanità, un abbraccio fortissimo

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