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Opinioni

Caro Don Patriciello, non è chi critica il blitz-show di Caivano a doversi vergognare per il Parco Verde

Caro Don Maurizio, c’è chi oggi non capisce la tua posizione di accusa nei confronti di coloro che criticano l’operato del governo sul Parco Verde di Caivano.
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A Maurizio Patriciello vogliamo tutti bene. O quasi: visto che è sotto scorta è evidente che il don qualche nemico ce l'ha. Ma i suoi nemici non sono nelle schiere di chi ha criticato l'azione del governo in carica, non sono fra coloro che hanno contestato l'invio di 400 agenti e militari una mattina a Caivano, nel Parco Verde, per una operazione-spot che passerà alla storia per aver individuato un allevamento abusivo di scoiattoli.

Scrive il parroco del Parco Verde, forse stanco ed esasperato per l'atto di sfida dell'Antistato che stanotte si è presentato armi in pugno, lì dove qualche giorno prima era passato mezzo governo a garantire sicurezza e tolleranza zero:  «E voi tutti che avete criticato le forze dell’ordine e l’intervento del governo, vergognatevi».

Non siamo noi a doverci vergognare, caro don Maurizio, coraggioso avamposto di fede e speranza immerso nel nulla. Chi critica esercita un diritto fondamentale dello Stato in cui viviamo: rivendichiamo il nostro diritto a farlo.

Non è chi contesta questo spot del governo Meloni ad aver lasciato Caivano, l'ex Iacp e il Parco Verde in quarant'anni di solitudine scoprendo poi che questa dimenticanza, questo colpo di penna a cancellare una zona intera dell'hinterland napoletano avrebbe generato mostri.

Tu ti arrabbi, don Maurizio. E dici: «Se avete il coraggio, venite voi ad abitare con i vostri figli al Parco Verde».

Di nostri fratelli in pena ce ne sono al Conocal di Ponticelli, alla 219 di Melito, alle palazzine di Marigliano, alle Salicelle di Afragola, al rione Traiano di Pianura. E ancora: al rione Sanità, ai Quartieri Spagnoli, al Pallonetto di Santa Lucia, al Cavone di piazza Dante. A Forcella, a Miano, a Piscinola, al Vasto. Mille periferie dentro e fuori le mura della città, mille problemi diversi.

Se tutti ragionassero così cosa accadrebbe?

Caro Don Maurizio, chi ti è stato accanto nella battaglia contro la Terra dei Fuochi – da cronisti ascoltiamo ancora le voci, dopo anni, perché non riteniamo del tutto risolto il problema – non capisce questa posizione.

C'è chi è vile e non te lo dice in faccia perché, in deficit di idee e soluzioni, preferisce far cadere i tuoi sfoghi nel giro di un post sui social. C'è chi invece preferisce parlar chiaro. E invitarti ad avere più attenzione per chi esprime un dissenso politico rispetto alle decisioni di questo governo.

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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. È autore del libro "Se potessi, ti regalerei Napoli" (Rizzoli). Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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