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Cani maltrattati, droni e merce elettronica: controlli dei Carabinieri nel campo rom di Poggioreale

Blitz nel campo rom di via Grimaldi a Napoli: sequestrati droni e pannelli solari per 10mila euro, liberati anche due cani incatenati e maltrattati.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Il cane Tyson liberato dai carabinieri
Il cane Tyson liberato dai carabinieri

C'erano anche due cani maltrattati nel campo rom di Poggioreale, nella zona nord di Napoli. Ma non solo: diversa la merce elettronica, pari a quasi 10mila euro di valore. Oltre a trenta tonnellate di cavi elettrici in rame, da sempre merce "pregiata" per i furti. I controlli dei Carabinieri forestali e della compagnia Napoli Poggioreale nel campo rom di via Grimaldi hanno fatto emergere di tutto. Particolarmente contenti della "liberazione" i due cani, che ora sono stati affidati ai servizi veterinari dell'Azienda Sanitaria Locale. Dai controlli, è emerso che uno dei pitbull, Tyson, era incatenato; un altro cane, meticcio, era rinchiuso in una baracca dismessa. Liberati e affidati alle cure dell'Asl veterinaria Napoli 1 Centro, i due cani ora stanno bene. Denunciate per maltrattamento di animali due persone.

Tyson durante i controlli dei carabinieri
Tyson durante i controlli dei carabinieri

Ma non è stata l'unica scoperta dei militari dell'Arma: scoperta e sequestrata anche merce elettronica per un valore complessivo di diecimila euro: tra questa, droni, pannelli solari, luci led e telecamere, tutte rinvenute all’interno di una baracca di circa venti metri quadrati. Sequestrate anche ben 30 tonnellate di cavi elettrici in rame, che sul mercato nero valgono tantissimo e che costituiscono da sempre il bottino più "facile" da conseguire: nonostante si tratti di un materiale abbondante sul pianeta che l'umanità conosce e lavora da 10mila anni, il suo prezzo infatti continua ad essere elevato, aggirandosi attorno ai 10 euro al chilo. Nel corso delle operazioni, rimossi anche dieci veicoli senza assicurazione, in stato di abbandono e perfino "cannibalizzati", ovvero dai quali erano stati staccati pezzi. Infine, identificate 54 persone di cui 13 già noti alle forze dell’ordine.

Le baracche controllate dai militari dell’Arma
Le baracche controllate dai militari dell’Arma
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