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Covid 19

Campania zona rossa covid: autocertificazione per andare a messa

Covid, le nuove disposizioni per i parroci. Autocertificazione per andare a messa, no a comunioni e matrimoni. Per i funerali invece “in caso di decesso per contagio da COVID-19, si celebrerà solo il Rito di Commiato in prossimità dell’abitazione del defunto o al Cimitero”, fa sapere il cardinale ed arcivescovo Crescenzio Sepe.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Immagine di repertorio.
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L'autocertificazione servirà anche per andare a messa. Da domani, domenica 15 novembre, la Campania entra in zona rossa per l'emergenza covid, e dunque tornano le autocertificazione con le quali la popolazione campana ed italiana tutta hanno preso familiarità tra marzo ed aprile. Ed anche la Chiesa si adegua: il Cardinale e Arcivescovo di Napoli Crescenzio Sepe ha inviato una circolare in cui spiega ai parroci come comportarsi durante queste due settimane di zona rossa.

Messe e funerali, cosa cambia in zona rossa

"Le celebrazioni con la partecipazione del popolo si svolgono nel rispetto del protocollo sottoscritto dal Governo e dalla Conferenza Episcopale Italiana", ha spiegato Sepe, "Nelle zone rosse, per partecipare a una celebrazione o recarsi in un luogo di culto, deve essere compilata l’autocertificazione". Per quanto riguarda le Esequie, "solo in caso di decesso per contagio da COVID-19, si celebrerà solo il Rito di Commiato in prossimità dell'abitazione del defunto o al Cimitero". Tuttavia, la Segreteria Generale della CEI suggerisce per le attività pastorali "una consapevole prudenza",  e dunque lascia ai parroci la possibilità di svolgere gli incontri in presenza "rispettando scrupolosamente, senza eccezioni, tutte le disposizioni vigenti", oppure preferire la modalità in remoto. "Anche gli Uffici di Curia, la Caritas diocesana e le opere di carità restano aperti, con la sola facoltà di ricevere per appuntamento, che può essere richiesto telefonando al numero 081-5574111", conclude la nota.

Ieri positivi i sacerdoti di Cappella Cangiani al Rione Alto

Intanto nelle scorse ore erano risultati positivi al coronavirus i sacerdoti della Cappella Cangiani al Rione Alto: una positività in alcuni casi leggera, in altri piena, ma che ha portato alla sospensione delle attività religiose. Avviata immediatamente la sanificazione dei locali, come hanno spiegato gli stessi sacerdoti: "Garantita solo la celebrazione della liturgia della Parola e la preghiera personale, tutte le altre celebrazioni religiose sono annullate", hanno spiegato i parroci della nota parrocchia del Rione Alto, molto frequentata dai cittadini della zona.

La Cappella Cangiani al Rione Alto.
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