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Covid 19

Prenotazione vaccino Covid-19 per non deambulanti e allettati: in Campania tempi lunghi e problemi

La mancata distinzione, in sede di prenotazione del vaccino Covid-19 tra persone non deambulanti e persone allettate, sta determinando forti ritardi nella somministrazione delle prime dosi di Pfizer-BionTech o Moderna a categorie fragili che avrebbero bisogno di vaccinarsi molto rapidamente. Molte le testimonianze e le lamentele degli utenti, soprattutto in provincia di Napoli.
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Dovrebbero essere categorie prioritarie nella campagna vaccinale Covid-19, le persone fragili e non deambulanti. In realtà le cose non vanno come dovrebbero andare, in Campania: i tempi si stanno allungando a dismisura e, giustamente, i diretti interessati – ove possibile – oppure i loro caregiver, ovvero parenti o persone che se ne prendono cura, protestano come possono, chiamando le Asl, contattando i medici di base o sfogandosi sui social magari ‘evocando' il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca: «A sentirlo, le cose funzionano perfettamente, ma non è così».

Le proteste sono tante, i racconti innumerevoli. Per tutelare le categorie fragili e ridurre le possibilità di reazioni anche minime all'inoculazione (febbre o astenia) devono ricevere vaccini a mRNA che al momento risultano essere Pfizer-BionTech o Moderna. I pazienti fragili non deambulanti, ovvero persone che non riescono a camminare da sole (per patologie o disabilità) e possono usare la carrozzina, devono ricevere questo vaccino e possono, se sono in condizione, riceverlo anche in un centro vaccinale o recarsi, se le barriere architettoniche lo consentono, dal proprio medico di base. Devono ricevere Pfizer o Moderna anche i pazienti fragili  allettati, cioè coloro che per patologia o disabilità sono costretti a letto e non possono nemmeno essere trasportati in carrozzina ad esempio e devono ricevere il vaccino al proprio domicilio.

Qui c'è l'inghippo: nel pannello di prenotazione dei vaccini in Campania non sono stati distinti i non deambulanti dagli allettati. Dunque la confusione, il caos e lo sbaglio. Una delle persone che ha fatto richiesta spiega la sua esperienza a Fanpage.it:

Io ho dovuto chiedere di togliere la spunta "non deambulante" in quanto non hanno distinto "non deambulante" da "allettato. Ti dico ovviamente che io non deambulo. Fatto questo mi hanno chiamata il pomeriggio per il giorno dopo. Se clicchiamo non deambulante ci inseriscono nella stessa lista degli allettati, o meglio di coloro che devono ricevere il vaccino a domicilio. Pertanto, essendo lento questo servizi, si rischia di aspettare mesi. Quando poi io non deambulo ma posso tranquillamente raggiungere la sede dove si vaccina. ‘Non deambulo' per la regione Campania significa ‘fammi il vaccino a domicilio', invece dovrebbe significare ‘ fammi andare in un centro vaccinale accessibile in sedia'.

Qualcuno cerca di spiegare ulteriormente la situazione: «I vaccini Pfizer non sono trasportabili per ovvi motivi legati alle temperature di conservazione. Di qui i ritardi. C'è da notare che le Asl segnalano che in molti casi i medici hanno spuntato il "non deambulante" anche laddove improprio, causando ulteriori code tra coloro che avrebbero potuto recarsi alle unità vaccinali»,

Restano comunque tempi non brevissimi, soprattutto in provincia di Napoli: «Ho prenotato mia madre, 94 anni il 1 febbraio, non deambulante. Non si è visto e sentito nessuno. Asl Napoli 3 Sud contattata : tempi molto lunghi»; «Io a Napoli, ho chiesto vaccino a domicilio per mia sorella non deambulante tramite il medico di base circa 10 giorni fa, ancora nessuna comunicazione». E ancora: «Mio padre 82 anni, invalido ad una gamba, ormai non riesce più ad indossare la protesi da più di un anno. Abbiamo fatto richiesta per il vaccino a casa ma niente ancora. Con i miei abitano ancora due fratelli ed entrambi lavorano. La prenotazione è stata fatta appena la piattaforma lo ha permesso». «Io ho prenotato mia madre, 88 anni, all'Asl Napoli 2 Nord,  il 4 febbraio. Mai più avuto notizie».

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