Camorra, estorsione a un cantiere nautico di Pozzuoli: 3 arresti nel clan Longobardi-Beneduce
Tre persone, ritenute dagli inquirenti legate al clan Longobardi-Beneduce, egemone nell'area flegrea, sono state arrestate dai carabinieri a Pozzuoli e a Giugliano in Campania, nella provincia di Napoli, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia partenopea: l'accusa è quella di estorsione aggravata dal metodo mafioso. Le indagini sono partite dopo un controllo dei carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Napoli effettuato in un cantiere nautico di Licola, frazione di Pozzuoli, nell'ambito di una operazione volta alla repressione dei reati ambientali. I militari, unitamente a quelli del Nucleo Operativo e Radiomobile della compagnia di Pozzuoli, avevano scoperto in quella occasione che il titolare del cantiere, nel mese di dicembre del 2020, a ridosso delle festività natalizie, aveva ricevuto dai tre arrestati la richiesta di duemila euro per le famiglie dei detenuti.
L'imprenditore, per evitare problemi e assicurarsi la loro "protezione", aveva deciso di versare ai tre una prima "rata" da mille euro. Le indagini dei carabinieri hanno rivelato che le richieste estorsive erano state avanzate dai tre direttamente nel cantiere nautico, oppure in altre zone di Licola, nelle quali avevano dato appuntamento all'imprenditore. Questa mattina, dunque, i carabinieri hanno dato esecuzione a una ordinanza di applicazione di misura cautelare, emessa dal Tribunale di Napoli, nei confronti dei tre: D.S.R., classe 1986 e S.L., classe 1982, sono stati rinchiusi nel carcere napoletano di Poggioreale (dove il secondo era già detenuto per altri reati), mentre per D.S.V.E., classe 1993, è scattata la misure di divieto di dimora nella Regione Campania.