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Le notizie sugli stupri al parco verde di Caivano

Caivano, il secondo blitz al Parco Verde e al rione Iacp per cacciare la camorra che occupa le case popolari

Parco Verde, secondo blitz: oggi altri 400 agenti hanno effettuato controlli e perquisizioni nella zona grigia dell’hinterland napoletano.
A cura di Vincenzo Piccolo
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Ancora un'operazione ad "Alto Impatto" questa mattina nel Parco Verde di Caivano: 400 uomini delle forze dell'ordine e secondo blitz in pochi giorni. Il bilancio di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza riferisce di sequestri di cocaina, hashish, armi e munizioni, denaro contante e impianti di videosorveglianza con telecamere per sorvegliare locali ed aree esterne. Dunque continuano i controlli a tappeto promessi dalla premier Giorgia Meloni all'indomani dell'orribile vicenda dello stupro di due cuginette minorenni.

Inoltre sono stati effettuati diversi controlli amministrativi per accertare contravvenzioni del Codice della Strada, ne sono state accertate 49, e del rispetto delle condizioni igienico-sanitarie degli appartamenti del Parco. Nello specifico gli agenti hanno identificato 79 persone, hanno controllato 149 veicoli e sequestrati 12. Le operazioni hanno interessato anche il titolare di un bar, che si è visto sanzionare, perché non aveva affisso la tabella con gli orari.

I censimenti degli alloggi a Caivano

Con l'operazione di questa mattina hanno iniziato anche l'attività di censimento dei 700 appartamenti che fanno parte del Parco Verde, un modo per accertare da chi e come siano stati occupati. Anche il monitoraggio dei residenti della zona del rione Iacp, quello che viene definito «‘o bronx», serve alle forze dell'ordine per scoprire chi sono gli abusivi e procedere con gli sfratti coatti.

L'attività di censimento dovrebbe portare anche all'allontanamento di chi in questi anni, pur di avere un alloggio, ha avallato le attività illegali portate avanti dai camorristi del posto.

Tra pigioni ignorati, allacci abusivi agli impianti pubblici e alloggi usati per lo spaccio già una decina di anni fa fu effettuato un primo censimento, i Carabinieri avevano visto che nel Parco Verde quasi 400 alloggi erano occupati illegalmente e, l'80% di questi, da persone con precedenti penali.

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