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Covid 19

“Bus privati e didattica a distanza per ridurre contagi”

Il consigliere comunale di Napoli, presidente della Commissione Infrastrutture del Comune, ha inviato una lettera al primo cittadino partenopeo e al governatore della Regione Campania, proponendo la sua visione per diminuire i contagi da Coronavirus, che nelle ultime settimane sono aumentati in maniera esponenziale sul territorio.
Lettera di Nino Simeone
Consigliere comunale di Napoli
A cura di Valerio Papadia
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Un piano per ridurre i contagi in tutta la Campania, che negli ultimi giorni ha fatto registrare una crescita esponenziale di nuovi casi di Coronavirus. È questo il contenuto della lettera che Nino Simeone, consigliere al Comune di Napoli e presidente della Commissione Infrastrutture, ha inviato al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e al sindaco di Napoli Luigi De Magistris. Ecco, di seguito, il contenuto della missiva:

Al Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca;
Al Sindaco Luigi de Magistris;
Oggetto: Assembramenti e proposte urgenti.
Si discute e si scrive tanto sui motivi che hanno comportato questo aumento esponenziale dei contagi da covid-19, ma poche sono le soluzioni proposte per affrontare questa nuova impennata a cui sicuramente contribuiscono anche gli assembramenti che avvengono quotidianamente all'ingresso e all'uscita delle scuole presenti sul territorio cittadino; se poi ci aggiungiamo un precario e deficitario servizio di trasporto pubblico locale, con carenza di uomini e mezzi, i rischi aumentano esponenzialmente. Prima che la situazione diventi ancor più pesante in termini di contagi, occorrerebbe fare delle scelte, possibilmente condivise tra le istituzioni per affrontare questa grave problematica. Ritengo che la soluzione debba essere trovata operando su più fronti e soprattutto evitando in ogni modo che gli ambienti familiari e i nostri ragazzi possano diventare i “nuovi untori” di questa epidemia. Di seguito alcune proposte:
1) Aumentare l'offerta dei mezzi di trasporto pubblico, coinvolgendo temporaneamente tutti i bus idonei in possesso delle tante ditte private locali , che in questo particolare momento stanno patendo le conseguenze del blocco del comparto turistico, praticamente fermo da mesi;
2) la didattica negli istituti scolastici, di ogni ordine e grado, deve tornare ad essere principalmente a distanza, e dove non fosse possibile, prevedere orari diversificati di entrata e uscita degli studenti, onde evitare pericolosi assembramenti;
3) Utilizzare i tanti percettori del reddito di cittadinanza, regolarmente formati, per garantire un presidio informativo ai viaggiatori, sia sulle fermate degli autobus che ai Capolinea, nelle stazioni delle metropolitane ed all'esterno degli istituti scolastici durante gli orari di punta;
4) Tutte le attività legate alla formazione devono svolgersi solo in modalità a distanza.
Ho letto proprio ieri che un gruppo di 300 studenti,che partecipano al Corso per Insegnanti di Sostegno del Suor Orsola Benincasa , hanno scritto al Presidente De Luca ed al Ministro competente, in quanto dovrebbero effettuare laboratori in presenza presso una sede di Casoria. Una vera follia, perchè il problema non è soltanto garantire il distanziamento in aula ma è garantirlo anche sui mezzi di trasporto e questo non sempre è possibile, ancor di più dovendosi poi recare in provincia dove mancano specifici collegamenti di trasporto. Credo sia necessario muoversi in questa direzione e facendolo in fretta, perché solo così potremo evitare provvedimenti più restrittivi da parte delle autorità competenti, che inciderebbero sul già precario tessuto economico cittadino non in grado di sopportare un altro lockdown. Lo ripeterò sempre: al ristorante e al bar ci si va con mezzi propri ma a scuola e all'università si va con l'autobus e con la metropolitana, ed è quindi facile fare le dovute proporzioni e calcolare i rischi che si corrono. Mi auguro che questi suggerimenti possano essere utili alla causa comune per affrontare questa emergenza.
Distinti saluti

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