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Bomba a Ponticelli contro i rivali: sei arresti nel clan De Luca Bossa

Gli arresti sono frutto delle indagini conseguenti all’esplosione di una bomba il 23 luglio scorso: l’ordigno distrusse tre auto e danneggiò le vetrate di diverse abitazioni.
A cura di Valerio Papadia
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Le macchine distrutte nell'attentato a Ponticelli del 23 luglio 2022 (Foto: Fanpage.it)
Le macchine distrutte nell'attentato a Ponticelli del 23 luglio 2022 (Foto: Fanpage.it)

Sei persone, ritenute appartenenti al clan De Luca Bossa, sono state arrestate dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli: l'ordinanza di custodia cautelare in carcere che ha raggiunto i sei soggetti – di cui tre già detenuti – è stato firmata dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione distrettuale antimafia partenopea; sono tutti accusati, a vario titolo, di detenzione illegale di armi ed esplosivi, detenzione di stupefacenti e ricettazioni, reati tutti aggravati dalla finalità di agevolare il clan De Luca Bossa, che rientra nel cartello denominato Alleanza di Secondigliano.

Le indagini sono partite in seguito a un attentato dinamitardo avvenuto a Ponticelli, quartiere della periferia orientale di Napoli, lo scorso 23 luglio: secondo gli inquirenti, i sei soggetti arrestati volevano colpire il sodalizio criminale rivale, i De Micco-De Martino. In quella data, in via Virginia Woolf esplose una bomba artigianale, che distrusse tre automobili e danneggiò le vetrate di diverse abitazioni nelle vicinanze.

Le indagini hanno permesso agli inquirenti anche di individuare armi e droga nella disponibilità del clan, che sono stati oggetto di sequestro lo scorso 9 agosto. Si ricorda che il provvedimento di oggi è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, pertanto i sei indagati sono da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva.

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