Bimbo palestinese da Gaza a Napoli per terapie mediche: al Santobono per cure salvavita

Dalla Striscia di Gaza a Napoli per fuggire dalla guerra e ricevere cure salvavita. Protagonista è un bambino palestinese di due anni e mezzo affetto da Malattia granulomatosa cronica, una rara patologia del sistema immunitario che espone a ripetute infezioni gravi, arrivato all'Ospedale Santobono Pausilipon alle prime luci di oggi 15 maggio. Con lui ci sono suo padre e suo nonno e insieme sono stati accolti presso il nosocomio pediatrico affinché il piccolo possa essere sottoposto a importanti terapie mediche. I tre sono partiti ieri da Eliat-Ramon, in Israele, e sono arrivati nel capoluogo napoletano accompagnati da personale del 118 intorno alle primissime ore della giornata odierna. Sono giunti in Italia grazie alla missione MedEvac – Medical Evacuation, iniziativa a sostegno della popolazione civile di Gaza vittima della guerra.

Il bambino palestinese in cura al Pausilipon
Il viaggio in Italia di figlio, padre e nonno è iniziato all'aeroporto militare di Pratica di Mare, nell'area metropolitana di Roma. Sono atterrarti lì i due velivoli C-130J Super Hercules dell'aeronautica militare italiana che li trasportavano insieme ad altri pazienti minorenni affetti da diverse patologie e i loro familiari diretti in differenti strutture. Da lì, il percorso del piccolo insieme ai due uomini in direzione Pausilipon è continuato tramite un'autoambulanza partita nello stesso pomeriggio di ieri da Napoli. I tre viaggiatori d'eccezione sono stati portati in salvo dal teatro di una guerra sanguinosa e sono arrivati in Italia affinché il piccolo possa essere seguito nel modo più opportuno possibile da specialisti pediatrici. Il giovanissimo è ora ricoverato presso il reparto di Pediatria Generale e Dermo-Immuno Reumatologia dell'ospedale.
“Accogliere pazienti provenienti da territori di guerra", ha commentato Rodolfo Conenna, direttore generale dell’AORN Santobono Pausilipon, "richiede una complessa macchina organizzativa in cui ogni istituzione coinvolta, ogni soggetto impegnato in prima linea, fa la sua parte con dedizione e responsabilità. Per noi ogni singolo bambino che arriva da territori martoriati dalla guerra per ricevere le cure di cui ha bisogno è un piccolo paziente a cui restituiamo la speranza e a cui diamo la possibilità di ricevere la migliore assistenza possibile. Non è solo un caso clinico, ma espressione di quella umanità alla base del diritto universale alle cure”.
De Luca: "una vergogna quello che sta accadendo a Gaza"
A complimentarsi per il successo della missione che ha visto protagonista il piccolo palestinese di due anni e mezzo proveniente da Beit Hanoun, nell’area Nord Est della Striscia di Gaza, è anche Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania. "In questo momento", ha detto il politico attualmente impegnato in Piemonte, per l'inaugurazione del Salone del Libro di Torino 2025 dove la Campania è Regione ospite, "sta arrivando nell'Ospedale pediatrico Santobono di Napoli un bambino di tre anni devastato dalle bombe israeliane. E' una vergogna per il mondo civile quello che sta accadendo a Gaza".
La missione MedEvac – Medical Evacuation
Il bambino fa parte di un gruppo composto da altri 13 minori palestinesi che necessitano di soccorso sanitario urgente a seguito della crisi umanitaria in corso a Gaza. Il loro trasferimento si inserisce all'interno della missione MedEvac – Medical Evacuation realizzata nell'ambito del Meccanismo Europeo di Protezione civile, attivato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, ed è coordinata dal Dipartimento della Protezione Civile attraverso la CROSS – Centrale Remota per le Operazioni di Soccorso Sanitario di Pistoia.
Oltre al paziente diretto a Napoli, gli altri minori sono stati accolti dalle aziende ospedaliere di Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana, Sicilia e Lazio. A bordo, sui due velivoli, erano presenti anche accompagnatori e funzionari del Dipartimento della protezione civile. L'operazione si aggiunge alle azioni umanitarie a sostegno della popolazione civile di Gaza già intraprese dall’Italia, con oltre 550 cittadini palestinesi evacuati, tra cui congiunti di cittadini italiani e minori bisognosi di assistenza medica. L'evacuazione medica è stata realizzata nel giro di pochi giorni ed è stato determinante il sostegno delle ambasciate d'Italia al Cairo e a Tel Aviv.