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Bimba di 12 anni segregata in casa a Torre del Greco, madre minaccia assistenti sociali con una catena

Il sindaco di Torre del Greco (Napoli), Luigi Mennella, ha ringraziato le assistenti sociali che hanno gestito la vicenda di una donna che viveva con la figlia di 12 anni in stato di degrado.
A cura di Nico Falco
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Immagine di repertorio
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La bimba viveva quasi segregata in casa, in condizioni igienico sanitarie precarie, in un appartamento i cui punti luce erano stati oscurati; e, quando le assistenti sociali sono arrivate, la madre le ha minacciate con una grossa catena. Dramma del degrado a Torre del Greco, in provincia di Napoli, su cui il Comune è intervenuto a seguito di una segnalazione; ora la piccola, 12 anni, è stata messa sotto protezione in attesa delle verifiche del caso. A raccontare la vicenda è il sindaco, Luigi Mennella.

L'episodio a cui fa riferimento è avvenuto nel tardo pomeriggio di mercoledì scorso, 20 agosto, in una strada periferica, , quando una cittadina ucraina è stata arrestata dopo essersi scagliata contro le operatrici dei servizi sociali e gli agenti della Polizia Locale e della Polizia di Stato. Tutto era iniziato da una segnalazione urgente con cui veniva denunciato lo stato di degrado in cui vivevano la madre e la figlia di 12 anni. Mennella ha voluto incontrare personalmente, nel suo ufficio di palazzo Baronale, Maddalena Lafronza e Anita Di Donna, le due assistenti sociali che hanno preso in carico la segnalazione e sono andate a verificare. In una nota, il primo cittadino ha ricostruito la vicenda:

Le nostre assistenti sociali hanno potuto constatare una situazione per diversi aspetti anche peggiore di quanto evidenziato nell'esposto. Di fronte si sono trovate una donna che non aveva alcuna intenzione di collaborare e una bambina che, stando a quanto evidenziato poi in una dettagliata relazione inviata per gli atti consequenziali anche agli organi inquirenti, viveva quasi segregata in casa, in una situazione igienico-sanitaria precaria e praticamente senza possibilità di contatti con l'esterno, visto che anche i punti luce dell'abitazione nella quale le due abitavano in affitto erano quasi del tutto oscurati.

Nel corso dell'intervento, l'aggressione: la donna, scrive ancora Mennella, avrebbe "affrontato le assistenti sociali, che sono state autorizzate ad accedere all'abitazione dal pubblico ministero che ha preso in carico la questione, con una grossa catena", e lo stesso avrebbe fatto con gli agenti della Locale e della Polizia di Stato. La situazione non sarebbe degenerata solo grazie alla professionalità delle due assistenti sociali, che il Sindaco ha voluto quindi ringraziare personalmente:

Mi è parso il minimo vista la professionalità riscontrata in questo episodio, che è poi quella che tutti gli operatori dei nostri servizi sociali mettono quotidianamente in campo. Parliamo di un settore finito spesso al centro di critiche, che ha vissuto momenti di forte affanno a causa della carenza di personale, ma che oggi può finalmente contare su un numero congruo di validi operatori e professionisti. Ringrazio loro, come da sindaco sento di dire grazie alla polizia municipale che, con il prezioso supporto degli agenti di polizia, ha saputo affrontare con la consueta attenzione una vicenda delicata, che fortunatamente si è conclusa nel migliore dei modi.

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