Bambino annegato a Torre del Greco, rinviata a giudizio la madre: “Credeva fosse autistico”

Il giudice per le udienze preliminari Antonello Anzalone ha disposto il rinvio a giudizio per Adalgisa Gamba, la 41enne accusata dell'omicidio del figlio di due anni e mezzo, forse perché ossessionata dal pensiero che il piccolo fosse autistico, annegandolo in mare. La donna rischia l'ergastolo per omicidio premeditato: il processo inizierà a febbraio, ma per la donna il quadro probatorio è particolarmente pesante, tra testimonianze di chi quel 2 gennaio era presente in spiaggia e i rilievi effettuati sui suoi dispositivi elettronici, che testimonierebbero la volontarietà dell'uccisione del piccolo Francesco.
Di una "scelta lucida e consapevole" ne ha parlato anche il pubblico ministero Andreana Ambrosino, titolare dell'inchiesta fin dall'inizio assieme a Nunzio Fragliasso, procuratore di Torre Annunziata, competente per il territorio di Torre del Greco. Si è dichiarato parte civile nel procedimento il padre del piccolo. La tragedia è avvenuta tra le ore 22.30 e le 22.45 dello scorso 2 gennaio 2022, quando diverse persone presenti sulla spiaggia di Torre del Greco che confina con la vicina Ercolano hanno raccontato di avere sentito la donna che gridava e chiedeva aiuto. Alcuni ragazzi si sarebbero avvicinati per soccorrere lei e il bambino, ma per il piccolo non ci sarebbe stato già più nulla da fare: nonostante i tentativi di rianimarlo, è stato dichiarato deceduto per annegamento. Secondo i magistrati titolari dell'inchiesta, la donna sarebbe stata "ossessionata" dal pensiero che il figlio fosse autistico (seppur non vi fosse alcuna diagnosi medica accertata), ed avrebbe fatto diverse ricerche su internet a "supporto" delle sue convinzioni.