Bacoli, parla il sindaco Josi della Ragione: “Così abbiamo liberato la città”

Fino a 10 anni fa, Bacoli, perla dell'area flegrea, era una comunità rassegnata al degrado che in città si manifestava ovunque: dalla pubblica illuminazione assente alle strade dissestate, ma soprattutto nella perdita costante di beni comuni: beni confiscati non aperti alla comunità, spiagge date ai privati o gestite abusivamente e ancora abusi edilizi sulle spiagge e in aree pubbliche. Per questo, nel 2010, i giovani di Bacoli crearono il movimento "Free Bacoli", con l'intento di liberare i cittadini dalla rassegnazione: "Erano gli anni della crisi dei rifiuti a Napoli, dei roghi, della Terra dei Fuochi. Quando andavamo in consiglio comunale con la telecamerina per chiedere ai consiglieri di farsi carico delle questioni ambientali, la risposta era sempre la stessa: ‘Candidatevi e vediamo dove arrivate'. Accettammo la sfida e ora governiamo Bacoli da un bel po'".
"Ho dovuto imparare a fare il sindaco da autodidatta"
Dopo le prime esperienze da consigliere comunale, Josi Gerardo della Ragione viene eletto sindaco a 27 anni nel 2015. Ha dovuto imparare a fare il sindaco da autodidatta, nessun giovane aveva mai fatto esperienza di partito, perché i partiti non c'erano più, come non ci sono oggi, ma l'esperienza si interrompe dopo appena un anno: "Iniziammo ad attuare il nostro piano di governo, ma non tutti erano pronti alle conseguenze del passaggio dalla teoria alla pratica, che ha comportato enormi pressioni". La giunta cadde dopo appena un anno, ma nel 2019 , con un'affluenza record del 70%, Josi venne rieletto e da allora governa saldamente la città. "La rielezione è stata un risultato politico importante, perché rappresenta il giudizio dei cittadini rispetto al programma di governo che avevamo iniziato ad attuare, una sorta di premio per la buona amministrazione con l'invito a continuare su quella strada".
"La reazione non è stata pacifica"
"Quando abbiamo cominciato ad abbattere muri e cancelli abusivi per restituire le spiagge ai cittadini, la reazione non è stata pacifica e sono iniziate le minacce, le intimidazioni, le telefonate anonime, i proiettili. Non ho una scorta che mi aspetta in municipio, ma devo ringraziare il prefetto Michele Di Bari per l'attenzione che ha per la mia persona. Oggi per fortuna, ad ogni contestazione violenta c'è una reazione dei cittadini e questa è la miglior difesa". È il prezzo da pagare per aver scardinato un sistema che premiava l'abusivismo in ogni sua forma, per aver risanato i conti dell'ente, mettendo a punto un sistema di riscossione efficiente e valorizzando i beni pubblici, le aree balneari e quelle di interesse storico e archeologico, creando un circuito virtuoso. Il Comune di Bacoli aveva 56 milioni di euro di debiti, un record per una comunità di 26.000 abitanti, oggi chiude con un avanzo di 3 milioni di euro che viene ridistribuito alla collettività sottoforma di servizi e opere pubbliche.
Il sindaco ha voluto concludere l'intervista con un appello alla comunità, affinché tutte le realtà associative, i collettivi che hanno a cuore la tutela del bene comune facciano rete e si sostengano a vicenda."Le conquiste determinano fatica – spiega Josi – ma retrocedere è facilissimo, basterebbero pochi giorni. Noi faremo tutto il lavoro necessario, però voi stateci affianco perché è assolutamente essenziale".