Assolto Crescenzo Marino, l’amico di Geolier: era accusato di essere ai vertici del clan

Torna libero Crescenzo Marino, figlio del boss Gennaro Marino "McKay": oggi la Seconda Sezione della Corte d’Appello di Napoli, dopo una lunga camera di consiglio durata diverse ore, lo ha assolto dall'accusa di essere stato il capo del clan Marino e di avere preso il posto del padre. Il ragazzo, amico di infanzia del rapper Geolier (che a lui fa riferimento in diverse canzoni), è stato difeso dall'avvocato Luigi Senese; in primo grado era stato condannato a dieci anni. La sentenza di assoluzione ne sancisce la scarcerazione.
La condanna a 10 anni in primo grado
Crescenzo Marino era stato condannato a 10 anni di reclusione agli inizi di agosto 2024, con l'accusa di essere ai vertici del clan di camorra, guidato in precedenza dal padre, Gennaro, e dallo zio, Gaetano, e ancora attivo nella zona delle Case Celesti. Secondo gli inquirenti aveva preso le redini del clan e si occupava della riscossione dei proventi della droga, ruolo che veniva riconosciuto anche dagli altri affiliati.
Le manette erano scattate nel 2022, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare per 6 persone. Per la sentenza di primo grado avevano pesato, oltre alle ricostruzioni della Dda, le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia Pasquale Cristiano, alias "Picstic", ex capo del gruppo omonimo di Arzano, e Salvatore Roselli, alias "Frizione", ex capo del "gruppo dei Sette Palazzi", legato agli Amato-Pagano.
L'assoluzione e la scarcerazione
Già nel corso del processo di primo grado l'avvocato Senese, sostenendo l'assenza di riscontri alle ricostruzioni e alle dichiarazioni dei pentiti, aveva fatto leva sulle attività lavorative del ragazzo e sul suo giro di amicizie e frequentazioni, estranee a contesti criminali.
Oggi, col secondo grado, il lavoro svolto dal collegio difensivo (Luigi Senese, Saverio Senese ed Emilia Granata, dello studio dell'avvocato Luigi Senese) ha portato alla sentenza di assoluzione con formula piena.
"È una grande soddisfazione professionale ma soprattutto umana – dice a Fanpage.it l'avvocato Luigi Senese – perché sin dal giorno in cui Crescenzo Marino è stato tratto in arresto sono sempre stato convinto della sua innocenza e della sua assoluta estraneità alla criminalità. Non a caso nella mia discussione ho ripetuto più volte la frase "Marino Crescenzo è un bravo ragazzo". Una frase che non ho mai pronunciato nella mia ormai lunga carriera ma che in questo caso andava gridata a gran voce. Per fortuna abbiamo incontrato Giudici autonomi e sereni che ci hanno ascoltato e che, a dispetto del clamore mediatico e del cognome di Crescenzo, hanno fatto prevalere il diritto e la giustizia.".
L'amicizia col cantante Geolier
Il cantante Geolier non ha mai nascosto il legame fraterno che lo lega al figlio del boss: è lui il "Crescenzo" a cui fa riferimento in diversi canzoni, l'amico che, in diverse occasioni, ma definito come ingiustamente detenuto.
Un riferimento esplicito è nella canzone "Nun sacc' perdere", contenuta nell’album “Dio Lo sa Atto III”, nella quale il rapper dice di non riuscire ad essere del tutto contento del proprio successo proprio per la storia dell'amico: "Tenevo vent'anni a diec'anni, Cresc- ha pigliato diec'anni. Pecciò, si sto vincendo, nun esulto maje cchiù e tanto".
Il rapporto tra i due è anche in un fumetto che è comparso su Tiktok, intitolato "Nato a Secondigliano"; stando a quanto viene riportato sulla copertina sarebbe stato scritto e disegnato proprio da Crescenzo Marino, che racconterebbe in prima persona la sua vita dall'infanzia fino all'arresto.