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Arrestato titolare dei supermercati Pellicano: usura per il clan Belforte, 3 in manette

La Guardia di Finanza ha arrestato 3 persone per usura a Marcianise (Caserta); tra loro il titolare della catena di supermercati “Il Pellicano”.
A cura di Nico Falco
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C'è anche Paolo Siciliano, titolare di diversi supermercati della catena "Il Pellicano", tra le persone arrestate dalla Guardia di Finanza nell'ambito di una inchiesta sull'usura per conto del clan Belforte di Marcianise; per l'imprenditore sono scattati i domiciliari. Gli altri due in manette, con destinazione carcere, sono Gennaro Buonanno e Giovanni Buonanno, rispettivamente 73 e 41 anni, entrambi di Marcianise; altre tre persone sono indagate a piede libero.

Gli arresti sono arrivati in esecuzione di una ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dal gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. I tre sono ritenuti gravemente indiziati della commissione, a vario titolo, dei reati di usura, estorsione e impiego di proventi illeciti, anche mediante l'utilizzo del cosiddetto metodo mafioso. Siciliano, in particolare, già al centro di indagini per collegamenti coi Casalesi, avrebbe incassato gli assegni dei due Buonanno, pur consapevole della provenienza, e avrebbe riciclato quel denaro per pagamenti dei suoi supermercati.

Il provvedimento arriva al termine delle indagini svolte dalla Compagnia di Marcianise della Guardia di Finanza sulla vicenda di un imprenditore locale, vittima di usura ed estorsione commesse dai tre indagati in concorso con altri; per costringerlo a consegnare il denaro avrebbero usato intimidazioni come il qualificarsi legati al clan Belforte di Marcianise. L'uomo avrebbe restituito i singoli prestiti con assegni in bianco, comprensivi della quota capitale e degli interessi, che erano del 120% all'anno. Successivamente gli assegni venivano incassati da insospettabili che poi prelevavano il denaro dai propri conti correnti e lo consegnavano ai reali beneficiari.

Insieme alla misura cautelare le fiamme gialle hanno eseguito un provvedimento di sequestro preventivo di terreni e fabbricati per un valore totale di circa 240mila euro, corrispondenti ai proventi illeciti che sarebbero stati ottenuti tramite gli interessi usurari.

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