Arrestato a Sparanise l’uomo accusato di aver fornito armi all’autore della strage di Nizza
Catturato nel Casertano Endri Elezi, cittadino 28enne albanese, accusato di aver venduto le armi a Mohamed Lahouaiej-Bouhlel, l'attentatore di Nizza che il 14 luglio 2016 compì la strage nella cittadina francese, quando alla guida di un autocarro si lanciò sulla promenade des Anglais (la "passeggiata degli inglesi", il Lungomare nizzardo) travolgendo volontariamente la folla che assisteva ai festeggiamenti della Festa Nazionale francese, che cadeva in quel giorno, e sparando all'impazzata dalla cabina di guida: 86 i morti (più l'attentatore stesso, colpito dalla polizia che lo ha fermato dopo una corsa folle di quasi due chilometri sul lungomare) e 458 i feriti, molti in condizioni gravissime, di quell'attentato. Tra le vittime, la maggior parte francesi, vi furono anche sei italiani: Maria Grazia Ascoli, Mario Casati, Angelo D'Agostino, Carla Gaveglio, Nicolas Leslie e Gianna Muset.
Endri Elezi, 28enne cittadino albanese, è stato localizzato a Sparanise, nella provincia di Caserta, dove è stato raggiunto questa sera dagli agenti delle Digos napoletana e casertana. Le indagini, condotte dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, hanno permesso di localizzarlo assieme alla collaborazione della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, del Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni della Campania. Elezi era colpito da un mandato d'arresto europeo emesso proprio dalle autorità francesi: è ritenuto responsabile di aver fornito le armi all'attentatore di Nizza. Non è escluso che già nelle prossime ore possa avvenire l'estradizione verso la Francia: il 28enne albanese, dopo la cattura, è attualmente preso in custodia dalle forze dell'ordine italiane.
