Apre a Napoli il museo dedicato alla tipografia: ingresso gratuito il 15 giugno

Il futuro di Napoli riparte dal passato. Dopo anni di lavori e ricerche sta per aprire in città, in via dell'Anticaglia, "Tipografia Museo", il luogo in cui si celebrano il mondo e la storia della tipografia. Il progetto, tutto di Carmine Cervone, celebre tipografo napoletano, partirà con l'Open day gratuito il 15 giugno prossimo a partire dalle 10. Il museo si trova all'interno della Chiesa di Santa Maria della Vittoria e Santissima Trinità all'Anticaglia, nel centro storico del capoluogo napoletano. Un luogo di culto riaperto e recuperato, dopo anni di abbandono, proprio per l'occasione. Fanpage ha potuto visitare in anteprima i locali che ospitano le macchine e gli strumenti del mestiere con la guida dello stesso Cervone.

"Con Tipografia Museo non ho fatto un museo della tipografia, ho fatto di una tipografia un museo", spiega Carmine Cervone. "In questo posto è possibile trovare tutti gli step storici dell'evoluzione della storia della tipografia, a partire dal 1450 fino a d arrivare ai giorni nostri, in funzione di quella che è stata la mia esperienza conoscitiva, del mio approccio. Io so che la tipografia non può esistere più, però è un peccato dimenticarla e abbandonarla. La Campania, poi, era l'unica regione d'Italia a non avere un monumento che ricordasse la storia della stampa e della tipografia attraverso anche workshop. Questo è il primo".

Per l'ideatore, questo, non sarà un "semplice" museo: negli stessi spazi dedicati all'esposizione vuole infatti proporre anche workshop per i futuri turisti. Un percorso fatto di carta e di inchiostro, di ferro e di piombo. Che inizia da quando stampare un foglio, di qualsiasi genere, era considerato un lavoro artigianale e non, come oggi, una mansione senza fatica e da poter fare in serie, comodamente seduti su una poltrona. Lo spazio si estende sull'intera superficie della chiesetta, anticamente appartenente all'arciconfraternita dei "Casadduogli", in italiano gli Oliandoli. L'evento, reso possibile da investimenti, crowdfunding e contributi da enti del territorio, vuole essere solo il primo, nell'idea di Cervone, di un serie di aperture per celebrare gli antichi mestieri.

Per i primi giorni l'ingresso sarà gratuito, "poi vedremo", commenta Cervone. "Abbiamo bisogno di sostenerci", dice, "e a prescindere dal crowdfunding e dall'aiuto del Pio Monte della Misericordia, qui dentro c'è tutto me. Pensavo per il futuro a un biglietto di circa cinque euro, ma questo poi lo vedremo. Abbiamo anche uno sponsor, It's Caffè di Via Monteoliveto. Adesso ho un altro obiettivo, che dal nulla si generino posti di lavoro. L'altra fantasia è di fare, dopo questo, un altro luogo dedicato a un altro mestiere. Credo che le istituzioni dovrebbero rendersi conto del fatto che per generare lavoro si debbano trovare soggetti capaci. Creando posti del genere creiamo lavoro, cultura. I giovani che vogliono lavorare ci sono, sta agli anziani aiutarli".

"Per ogni pezzo c'è una storia", conclude il tipografo. "Quello a cui sono più affezionato? In questo momento è la macchina che è stata più dura da portare qui. Una pressa meravigliosa (nella foto di apertura, ndr) che viene da Nola e che, come altri oggetti, era del mio maestro Vittorio Avella. Lui, che ha conservato tanti strumenti per moltissimi anni, mi ha consentito di esporli in Tipografia Museo. Il nostro pensiero è che non ci appartengono, non sono miei o suoi. Non è tuo ciò che possiedi, è tuo ciò che produci. Io non sopravviverò a questi strumenti, passeranno in altre mani. Di generazione in generazione. Ora, semplicemente, tocca a me custodirli. Chissà dopo".