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Anziano gli lascia 2 milioni di euro, direttore di casa di riposo indagato: circonvenzione di incapace

Indagato il direttore di una casa di riposo di Apice (Benevento): avrebbe circuito un anziano disabile facendosi intestare il suo patrimonio.
A cura di Nico Falco
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Avrebbe approfittato dello stato di salute mentale di un anziano e gli avrebbe fatto redigere sotto dettatura un testamento in cui lo nominava erede, appropriandosi di beni mobili e immobili per oltre due milioni di euro. Ricostruzione degli inquirenti che ha portato al sequestro nei confronti di B. C., 61enne di San Giorgio del Sannio, direttore di una casa di riposo di Apice, in provincia di Benevento: l'uomo è indagato per il delitto di circonvenzione di incapace nei confronti di un anziano ricoverato nella struttura che dirigeva.

Questa mattina i carabinieri della Sezione di Polizia Giudiziaria presso la Procura di Benevento e i militari della Guardia di Finanza di Benevento hanno eseguito il decreto di sequestro preventivo, emesso dal gip di Benevento in seguito a convalida di un analogo decreto emesso d'urgenza dalla Procura di Benevento per un valore di 2.234.545,31 euro, tra beni immobili, mobili e disponibilità finanziarie. Le indagini sono partite dalla querela sporta dai familiari dell'anziano, deceduto pochi mesi dopo il ricovero nella casa di riposo di Apice.

Secondo i parenti il testamento olografo, con cui il direttore veniva nominato erede, era stato redatto il giorno prima dell'ingresso nella struttura e nelle poche occasioni in cui avevano potuto incontrare il congiunto lo avevano trovato su una sedia a rotelle ed era sempre stato presente il direttore. Inoltre, l'anziano era apparso in stato confusionale e non riusciva ad articolare un discorso completo, sia di persona sia al telefono. Inoltre, l'uomo aveva lasciato un altro testamento olografo in favore di un fratello, poi morto prima di lui, con alcuni appunti sulle somme da lui possedute.

I militari hanno acquisito la documentazione medica per verificare le condizioni di salute dell'anziano ed è emerso che allo stesso era stata prescritta una terapia con farmaci antipsicotici, relativa ad uno stato di deficienza psichica derivante da episodi di confabulazione, sintomo psichiatrico che consiste nella costruzione di falsi ricordi per colmare le lacune nella memoria.

Dalla consulenza grafologica è poi emerso che il testamento olografico era stato redatto sotto dettatura e a più riprese e che l'anziano, mentre scriveva, non era in grado di comprendere il significato delle disposizioni. La componente prevalente del patrimonio ereditario oggetto di sequestro risulta costituita da un investimento in un fondo finanziario, per l’ammontare di circa 1.783.454,80 euro.

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