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A Castel dell’Ovo spettacoli sul mare, arte ed eventi: il piano di rilancio per i prossimi 20 anni

Il Ministero della Cultura ne cede l’uso al Comune gratis. Il sito sarà gestito con i privati. Ipotesi biglietto d’ingresso. Per il restauro pronti 8 milioni.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Al via il piano per valorizzare il Castel dell’Ovo di Napoli. Il ministero della Cultura, proprietario del sito, lo cede al Comune di Napoli in uso gratuito per 20 anni. L'accordo è accompagnato da un piano di investimenti. Il Castello sarà completamente restaurato, saranno inaugurati nuovi spazi esterni per eventi all’aperto, le sale saranno ammodernate con arredi e nuove tecnologie per farne un palazzo dei congressi, con mostre e convegni. Il sito sarà gestito in collaborazione con i privati e si prevede anche la possibilità di introdurre un biglietto d'ingresso. Il progetto di restauro rientra in un disegno più grande di riqualificazione di tutto il Lungomare, con via Partenope rifatta con i marciapiedi larghi e una nuova piazzetta a Santa Lucia che condurrà all'ascensore del Monte Echia.

Il ministero della Cultura lo cede al Comune per 20 anni

Il Comune di Napoli ha siglato l’accordo con il Ministero della Cultura per la gestione dell’importante struttura di Borgo Marinari per i prossimi 19 anni, prorogabili. La firma tra il sindaco Gaetano Manfredi e Salvatore Nastasi, in rappresentanza del Mic, è avvenuta la scorsa settimana e dà il via alla nuova convenzione. La vecchia era scaduta tre anni fa. Il Mic è l’attuale proprietario del Castello. Il Demanio dello Stato, infatti, precedente proprietario, l'ha ceduto al ministero il 5 settembre scorso. La scorsa settimana è avvenuto l'ulteriore passaggio di consegna al Comune di Napoli, che ne avrà l'uso gratuito, ad eccezione di alcuni locali ancora occupati dagli uffici ministeriali.

Per il restauro già pronti 8 milioni

Un’intesa fortemente voluta dal primo cittadino che è seriamente intenzionato a rilanciare il sito culturale e archeologico. A disposizione ci sono già 8 milioni di euro dal Patto per Napoli che saranno utilizzati in parte, circa 6 milioni, per il restauro. Tre gli obiettivi del programma di valorizzazione, potenziare l’aspetto museale, di attrattore turistico e di contenitore per eventi culturali e di spettacolo del Castello. Il progetto prevede di ristrutturare ben 4.200 metri quadrati di facciate, 550 metri quadrati di spazi aperti. Si prevede di raddoppiare i visitatori da 233mila a 400 mila grazie ai nuovi interventi.

Gestione con i privati, ipotesi biglietto

Per la gestione si prevede anche la collaborazione di privati, con 2 imprese che si occuperanno del sito. Tra le ipotesi anche quella di introdurre un “biglietto di ingresso per la visita non guidata al Castello”, da istituire, solo se ritenuto necessario, previa acquisizione del parere obbligatorio e vincolante del Segretariato Regionale MiC per la Campania. Il Comune garantirà l’apertura per almeno 6 giorni a settimana, il servizio di vigilanza e la manutenzione ordinaria e straordinaria.

Il piano per valorizzare il Castel dell'Ovo

Il Castel dell'Ovo è oggi una delle icone di Napoli, simbolo del Borgo Marinari e del Lungomare, ma versa in condizioni precarie, perché esposto agli agenti atmosferici sempre più aggressivi, dalle mareggiate al vento forte. Il programma di valorizzazione punta a rimetterlo completamente a nuovo e renderlo sicuro per i visitatori, aprendo anche altre opportunità. Di seguito, gli interventi principali:

  • Potenziare l'uso "museale" del castello da intendersi sia come percorso di visita storico-architettonico, così come precedentemente descritto, sia come spazio espositivo di documentazione relativa alla storia del monumento ed alla sua rappresentazione iconografica.
  • Valorizzare il “grande attrattore turistico” del monumento, riorganizzando la fruizione “museale” anche con dispositivi tecnologici innovativi (videomapping, guide palmari).
  • La strategia di fondo si basa sul mix funzionale e sociale di sistemazione degli spazi terrazzati e delle sale interne per renderle fruibili in sicurezza e capaci di ospitare eventi culturali e di spettacolo, attività per il tempo libero idonee alla trasformazione delle stesse aree in piccole zone di accoglienza, visite guidate e percorsi espositivi tematici, convegni e congressi, esposizioni di rilievo nazionale ed internazionale, attività didattiche.
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