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Addio a Lidia Curti, anglista, prof di Letteratura Inglese all’Istituto Orientale di Napoli

È morta Lidia Curti, professoressa onoraria di Letteratura Inglese presso l’Istituto Universitario Orientale di Napoli, e anglista di chiara fama nazionale e internazionale. Lutto del mondo universitario napoletano.
A cura di Redazione Napoli
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È morta Lidia Curti, professoressa onoraria di Letteratura Inglese presso l'Istituto Universitario Orientale di Napoli, e anglista di chiara fama nazionale e internazionale. Il decesso è avvenuto il giorno 21 aprile scorso ed è l'Iuo a darne notizia, ricordandola in una nota con  «profondo affetto, stima e gratitudine, onorandone il lungo impegno sul fronte della didattica, della ricerca e del governo dell'ateneo, su cui ha lasciato una profonda impronta». Curti, 89 anni, era sposata con Iain Chambers un antropologo e sociologo britannico, docente di Studi culturali e media e Studi culturali e postcoloniali del Mediterraneo all'Orientale di Napoli.
Studiosa fortemente impegnata nel civile, Curti è stata per lunghi anni anche membro del comitato di redazione della rivista Anglistica AION (IUO), Direttrice della successiva Anglistica New Series (UniOr), e co-fondatrice del Centro Studi Postcoloniali e di Genere. Tra il 1998 e il 2001 ha ricoperto l'importante incarico istituzionale di Pro-Rettore.

Lunghi anni e le generazioni hanno attraversato i corsi di Lidia Curti di Lingua e Letteratura Inglese, che ha tenuto dal 1960 al 2006, si legge nella nota dell'ateneo:

ricordiamo il suo ruolo centrale nella costituzione del Dottorato di Letterature di Lingua Inglese in consorzio con l'Università di Roma La Sapienza nei primi anni novanta; la fondazione del Dottorato di Ricerca in Studi Culturali e Postcoloniali del Mondo Anglofono negli anni duemila; e la progettazione della Laurea Specialistica in Culture e Letterature di Lingua Inglese negli stessi anni.

Il suo impegno nella ricerca, l'ha vista anche in un ruolo di primo piano nella formazione dei cultural studies in Inghilterra come in Italia, esplicandosi nella scrittura e cura di molti volumi in ambito anglistico, con particolare interesse per il teatro, per i linguaggi performativi, televisivi, e cinematografici, per le scritture femminili, femministe e postcoloniali, e nella sua partecipazione a numerosi convegni nazionali e internazionali, progetti di ricerca, e soggiorni presso atenei inglesi e americani.

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