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Accoltella la moglie e si chiude in casa coi figli piccoli, notte di paura nel Napoletano

I carabinieri sono intervenuti a Terzigno (Napoli), dove un 40enne, dopo aver ferito la moglie, si è barricato in casa. Ha aperto solo dopo due ore di mediazione; i bimbi, illesi, stavano dormendo.
A cura di Nico Falco
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Il luogo dell'intervento dei carabinieri, a Terzigno (Napoli)
Il luogo dell'intervento dei carabinieri, a Terzigno (Napoli)

Una donna che arriva dai carabinieri coperta di sangue, il marito che l'ha colpita con un'arma, con un oggetto, e si è barricato in casa coi figli di 5 e 8 anni. E, quando i militari raggiungono l'appartamento, nonostante il trambusto, le voci dei bambini non si sentono. Situazione di massima emergenza, quella della notte scorsa a Terzigno, in provincia di Napoli, che ha visto impegnati i militari dell'Arma, la Polizia di Stato e i Vigili del Fuoco della squadra 6/B del Distaccamento di Castellammare di Stabia. Però, con un lieto fine: quando finalmente le forze dell'ordine riescono ad entrare in casa, trovano i bimbi addormentati a letto, illesi.

L'intervento scatta poco prima delle due di oggi, 9 maggio, quando la donna viene accompagnata nella stazione dei carabinieri di Pompei. È stata soccorsa da alcuni ragazzi che l'avevano vista vagare in strada, ferita e sanguinante. Ai militari spiega di essere scappata, che il marito l'ha colpita più volte. Ha il volto tumefatto e tagli su tutto il corpo, viene portata all'ospedale all'ospedale di Castellammare di Stabia, dove i medici si prendono cura di lei ed escludono che sia in pericolo di vita. Resta, però, il problema dei bambini: la donna racconta infatti che il marito, un 40enne con problemi psichici che ha volontariamente interrotto la cura, è in casa con loro.

Sul posto si dirigono i carabinieri della Compagnia di Torre Annunziata, i militari della stazione di Pompei e il negoziatore del Nucleo Investigativo. La trattativa inizia alle due, l'uomo non ne vuole sapere di aprire. Passa il tempo, dopo due ore la situazione è ancora in fase di stallo. E la tensione è altissima: le voci dei bambini non si sentono, si teme il peggio. Alle 3.53 arriva un carabiniere che conosce quel quarantenne, gli parla e riesce a convincerlo ad aprire la porta. Dentro, un lago di sangue. L'uomo si consegna senza opporre resistenza, i militari si precipitano dentro alla ricerca dei bambini: sono nella loro cameretta, stanno dormendo.

Il 40enne viene trasferito nel reparto di Psichiatrica dell'ospedale di Torre del Greco; per lui scatta l'arresto, l'accusa è di tentato omicidio. I piccoli, illesi, vengono affidati a familiari. La madre non è in pericolo di vita, ma viene sottoposta ad un intervento chirurgico: tra le varie ferite ne ha una, sulla nuca, causata da un oggetto contundente, probabilmente lo spargisale in legno che è stato sequestrato nell'appartamento dai carabinieri della Sezione Investigazioni Scientifiche di Torre Annunziata nel corso del sopralluogo nell'appartamento.

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