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A Napoli nord due omicidi in 2 giorni, si indaga su collegamenti tra agguati di Afragola e Cardito

Gli investigatori indagano su un possibile collegamento tra gli omicidi di Pasquale Buono e Antonio Vitale, uccisi a distanza di un giorno nell’area sotto il controllo del clan Pezzella.
A cura di Nico Falco
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Pasquale Buono e Antonio Vitale
Pasquale Buono e Antonio Vitale

Prima Antonio Vitale, ferito a morte davanti alla moglie e il figlio, nel pomeriggio successivo Pasquale Buono, ammazzato con quattro colpi di pistola alla schiena. Dinamica da agguato di camorra in entrambi i casi, e l'ipotesi che ci sia un collegamento: un filo rosso potrebbe legare l'agguato di martedì mattina a Cardito con quello di ieri pomeriggio ad Afragola. Le indagini sui due omicidi sono in carico alla Squadra Mobile della Questura di Napoli, che lavora col supporto dei commissariati di Frattamaggiore e Afragola per ricostruire i retroscena.

L'omicidio nel negozio ad Afragola

Pasquale Buono, incensurato di 45 anni, era insieme al padre quando è scattato l'agguato, all'interno di un negozio di biancheria del corso Italia, nei pressi delle Palazzine Gescal. Si sarebbe accorto all'ultimo del commando arrivato per lui in moto e avrebbe cercato di nascondersi dietro al bancone, ma gli avrebbero sparato alle spalle. Nonostante i tentativi di soccorso, prima da parte di alcuni passanti e poi dei sanitari del 118, è deceduto poco dopo.

Probabilmente l'uomo non credeva di essere finito nel mirino, o che potessero raggiungerlo fin nel negozio, sparando, ancora una volta, di giorno e tra la gente. Sebbene Buono non fosse ritenuto legato inquadrato in clan di camorra, gli agenti stanno scandagliando le sue frequentazioni per ricostruire il movente dell'omicidio.

L'agguato ad Antonio Vitale a Cardito

Vitale, 56 anni, era un volto ben conosciuto alle forze dell'ordine. In passato era stato accostato al gruppo Orefice, costola del clan Pezzella, a sua volta articolazione dei Moccia per i territori di Cardito, Frattamaggiore, Frattaminore e Carditello. L'uomo è stato raggiunto dai sicari in via Tiziano, non si sono fatti scrupolo di sparare nonostante nella stessa auto ci fossero la moglie, seduta accanto, e il figlio, dietro. È morto poco dopo l'arrivo al Pronto Soccorso del San Giovanni di Dio di Frattamaggiore.

Gli scontri tra clan a Napoli nord

Entrambe le vittime sarebbero state vicine a gruppi legati al clan Moccia, e proprio in questa direzione vanno le indagini. Con due agguati a poco più di 24 ore, in zone ritenute sotto il controllo criminale della stessa "confederazione", l'ipotesi è che possano essere in qualche modo collegati. Che qualcosa si sia cambiato negli equilibri camorristici, in particolare dopo i numerosi arresti che hanno decimato il clan Pezzella, ancora ritenuto egemone. E potrebbe essere il tentativo di emersione di un nuovo gruppo criminale, che potrebbe cercare di imporsi a suon di piombo.

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