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A Napoli la prima panchina per disabili: recuperata da una rotta e abbandonata

L’iniziativa spontanea degli abitanti del quartiere. La prima panchina “inclusiva” realizzata in Corso Amedeo di Savoia a Capodimonte, riqualificando una panchina vandalizzata.
A cura di Pierluigi Frattasi
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La panchina "inclusiva" dopo il restyling
La panchina "inclusiva" dopo il restyling

A Napoli nasce la prima panchina per persone con disabilità, una "panchina inclusiva", dove ci sono le classiche sedute, ma anche gli spazi per inserire eventualmente una carrozzina. Realizzata a Capodimonte dal recupero di una vecchia panchina, rotta e abbandonata, che si trovava in Corso Amedeo di Savoia, all'altezza del civico 210. Un'iniziativa spontanea da parte del quartiere per riqualificare un'area degradata e vandalizzata e restituirla ad un uso pubblico, in maniera innovativa. "Abbiamo presentato molte richieste al Comune per riqualificare quella panchina – racconta a Fanpage.it Carlo Restaino, consigliere della III Municipalità Stella-San Carlo all'Arena – ma dall'amministrazione nessuno ci ha mai risposto. Finalmente, qualcuno nel quartiere si è dato da fare e lo ringraziamo".

La panchina com'era prima
La panchina com'era prima

A Napoli la prima "panchina inclusiva"

"Le ‘panchine inclusive' – spiega Restaino – sono panchine con uno spazio lasciato libero per consentire il posizionamento della sedia a ruote o di passeggini o di deambulatori. Si tratta di un posto inclusivo posizionato al centro della panchina e non ai margini, come avviene abitualmente e rappresenta un preciso messaggio di aggregazione lanciato in modo fermo e deciso. Sottolinea l'importanza di porre le persone al centro della progettazione della città e degli spazi pubblici".

"Bisogna abbattere le barriere architettoniche"

"A Napoli non era ancora presente – conclude il consigliere – stamattina il presidente Luigi Foglia ed io ci siamo imbattuti in questa bellissima opera creata da un artista sconosciuto. Credo fortemente che anche la nostra città debba fare in modo di offrire maggiori opportunità di dialogo e socializzazione a tutti i cittadini, in particolare alle persone disabili e con difficoltà motorie, che rischiano di sentirsi estromesse anche nel semplice gesto di sedersi e colloquiare con il vicino di seduta. L'inclusione sociale sarà al centro delle priorità del programma che proporremo alla città per abbattere ogni barriera architettonica presente e creare occasioni di inclusione reale per tutti".

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