A Napoli è possibile avere in affidamento un bambino da un’altra famiglia: come fare

Si chiama affido extra familiare ed è la possibilità di accogliere un bambino in una famiglia diversa da quella di origine che sta vivendo delle difficoltà. Uno strumento previsto dalla legge italiana, ma ancora poco conosciuto e utilizzato, per consentire ai bambini da 0 a 18 anni di poter avere una vita serena, venendo accolti in un'altra famiglia, nell'attesa che i loro genitori risolvano i propri problemi. L'affido è uno strumento di supporto alla famiglia di origine e al minore e può essere fatto da single, coppie etero o di fatto, senza limiti di età. La famiglia affidataria accoglie il bambino, lo cura e lo educa, mentre la sua famiglia di origine è aiutata a risolvere i problemi che hanno motivato la fuoriuscita del proprio figlio dal contesto abitativo.
Affido familiare, a Napoli corsi di formazione e attività
Da oggi, a Napoli sarà più facile prendere in affidamento un bambino da parte di una famiglia affidataria. Il Comune di Napoli, tramite l'assessorato alle Politiche Sociali, guidato da Luca Trapanese, ha presentato progetto di affido extra-familiare, una misura di protezione e sostegno temporaneo di un bambino o di un ragazzo che prevede la sua accoglienza in un nucleo familiare diverso da quello di origine. Il modello per la realizzazione dei progetti di affidamento familiare, ideato dal Comune di Napoli, prevede poi partecipare ai percorsi di orientamento e di formazione sull’istituto dell’affido familiare ed una serie di attività di sostegno per il minore, la famiglia d’origine e la famiglia affidataria.
L’accompagnamento individuale è un tratto fondamentale del progetto di affido, fondamentale per la buona riuscita dei progetti stessi che in tal senso possono rivelarsi come un’esperienza arricchente che promuove la cultura dell’accoglienza, dell’inclusione e dei legami come fattore di crescita e cambiamento.
Perché chiedere l'affido extra familiare dei figli
Ma da dove parte l'affidamento dei figli ad un'altra famiglia? La famiglia di origine può essere intercettata dai servizi sociali perché ha un problema sociale o può essere lei stessa ad andare da loro a chiedere aiuto. Si tratta magari di una famiglia affaticata, dove uno o entrambi i genitori hanno perso il lavoro, hanno problemi legali, e dove, quindi, il minore ha bisogno di essere collocato in un'altra famiglia. Questo collocamento non ha una data precisa. Magari la famiglia di origine ha bisogno di un supporto perché non riesce a seguire il bambino a scuola, oppure perché la notte i genitori lavorano, o ancora perché sono impegnati a recuperare lavoro e casa.
Quali sono in vantaggi dell'affido familiare
L’affido familiare si propone due obiettivi di base profondamente interconnessi tra loro: offrire ai genitori naturali un’opportunità di distanziarsi temporaneamente dai figli per cercare di risolvere le loro “fragilità” con l’aiuto degli operatori sociali e far sperimentare ai minori un ambiente di crescita aggiuntivo che possa contribuire ad aumentare la qualità della loro vita e sostenerne la crescita.
Come si diventa affidatario di un bambino di un'altra famiglia
Per diventare aspiranti affidatari è necessario recarsi al Servizio Sociale Territoriale e dichiarare la propria disponibilità a diventare potenziale affidatario. “Chi prende in affido – spiega l'assessore Luca Trapanese – fa una grande donazione: dona tempo, casa, fatica a un bimbo che poi tornerà a casa sua. Diventare genitori affidatari significa salvare una famiglia ed il bambino da un momento di difficoltà ed essere protagonisti di un recupero straordinario. Dobbiamo partire dall’idea che i figli sono figli di tutti, non sono una nostra proprietà, ma sono i figli di una intera comunità e come tali devono essere aiutati. L’affido ci dà la possibilità di essere protagonisti di questo grande aiuto”.
Dove rivolgersi per avviare l'affidamento o diventare affidatari
Gli uffici comunali sono in vico Santa Margherita a Fonseca, 19 (Cap 80135), aperti dal lunedì al venerdì, dalle ore 8,00 alle 15,00.
Si può inviare anche una e-mail al seguente indirizzo:
infanzia.adolescenza@comune.napoli.it
