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Morto Paul Bocuse, il più grande chef francese. Il ministro dell’Interno: “Era la Francia”

Se ne va a 91 anni uno dei padri della cucina internazionale, il creatore della Nouvelle cousine: discendente di un’antica dinastia di cuochi era l’unico chef al mondo ad avere 3 Stelle Michelin da oltre 50 anni.
A cura di Giorgio Scura
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PARIGI – E' morto a 91 anni il più grande chef francese, Paul Bocuse. La voce, circolata su alcuni media, è stata confermata su Twitter dal ministro dell'Interno, Gerard Collomb: "monsieur Paul era la Francia – ha scritto Collomb – il papà della gastronomia ci lascia".  Era il maestro indiscusso della cucina internazionale, ha formato generazioni di grandi cuochi. Da oltre 50 anni era Tre Stelle Michelin. Uno dei più importanti premi internazionali per scegliere gli chef più promettenti porta il suo nome, a sottolineare l'importanza del suo nome. Era affetto da Parkinson.

Figlio unico di Georges Bocuse e di Irma Roulier, proviene da un'antica famiglia di cuochi risalente al XVII secolo. È considerato uno dei più grandi cuochi mondiali del XX secolo. Per lui la cucina è stata una autentica ragione di vita: l'ha promossa e innovata dando origine, con un gruppo di altri cuochi francesi, al "fenomeno" della Nouvelle cousine.

Con l'edizione della Guida Michelin 2015, è l'unico Chef ad essere riuscito a mantenere 3 stelle, la valutazione massima della guida, consecutivamente per 50 anni per il suo ristorante situato a Collonges-au-Mont-d'Or, di proprietà del nonno paterno, che in seguito verrà unito all' Hôtel du Pont, di proprietà dei nonni materni, situato a 400 metri di distanza. Nel 1936, i genitori si installano all'interno dell'albergo che diviene L’Auberge du Pont, dove il piccolo Paul muoverà i primi passi nel campo della cucina.

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