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Schianto in mongolfiera, studenti muoiono durante la gita scolastica: la tragica sequenza

L’8 ottobre 2015, Davide Belgrano, 20 anni e Giuseppe Lasaponara, 17 anni, sono morti nello schianto della mongolfiera sulla quale volavano, a Matera, nell’ambito di una attività didattica. Dopo due anni l’indagine per omicidio che vede indagato, tra gli altri, il preside dell’istituto, non ha chiarito la vicenda.
A cura di Angela Marino
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Giuseppe appeso al cesto della mongolfiera mentre prende quota
Giuseppe appeso al cesto della mongolfiera mentre prende quota

L'8 ottobre 2015, Davide Belgrano, 20 anni e Giuseppe Lasaponara, 17 anni, sono morti nello schianto della mongolfiera sulla quale volavano, a Matera, nell'ambito di una attività didattica. Nella puntata dell'8 febbraio 2017 il programma Chi l'ha visto? di Rai Tre ha mostrato le immagini della tragica sequenza catturate dalla macchina fotografica di un passante. Dopo due anni l'inchiesta sull'omicidio dei ragazzi non ha ancora accertato la verità.

La tragedia

Ultimo anno all’istituto tecnico a Matera, 8 ottobre. Davide Belgrano, 20 anni e Giuseppe Lasaponara, 17 anni escono di casa per andare a scuola come fanno tutte le mattine. È giovedì, manca poco al weekend, ma i ragazzi quel giorno vanno a scuola di buona voglia: non è una giornata come tante. Poche ore dopo, dall"Olivetti" di Matera arriva alle famiglie dei due studenti una strana telefonata. Non è usuale che chiamino dalla scuola e i genitori capiscono subito che c'è qualcosa di strano. C'è stato un incidente in mongolfiera. Sì, perché anche se quel giorno non lo ricordavano, i genitori erano stati informati che le classi avrebbero partecipato al Matera Balloon Festival, dove, però, qualcosa è andato storto, il pallone si è schiantato. C'è solo da sperare che i ragazzi siano feriti, ma la speranza svanisce non appena i genitori vedono le facce dei docenti. Quando le famiglie riescono a riaversi dallo choc, dopo che sono stati celebrati i funerali, iniziano a interrogarsi su cosa sia successo quel giorno.

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In un video gli ultimi attimi di vita dei ragazzi

Quella mattina i due studenti salgono a bordo del pallone aerostatico guidato da Hans Rolf Friedrich, 72 anni, manovratore tedesco che non parla italiano. Quel giorno anche i compagni di classe dei ragazzi montano in mongolfiera per l'entusiasmante viaggio. Per loro va tutto bene, nessun incidente, nessun intoppo. Anche Giuseppe e Davide il volo fila liscio fino all'altezza di Montescaglioso, quando il pallone aerostatico comincia a perdere quota: due fili si staccano sganciando il cestello dal pallone e Davide precipita, morendo sul colpo. Nel frattempo la mongolfiera si scontra con i fili dell'alta tensione e prende fuoco. Giuseppe rimane aggrappato al cesto per non bruciarsi, resiste disperatamente per circa due minuti, poi precipita anche lui. Si salva solo il manovratore, che viene soccorso in ospedale, dove lo ricoverano per lesioni lievi. L'agghiacciante sequenza è stata raccontata da alcuni scatti fotografici realizzati da un passante che credeva di riprendere l'emozionante spettacolo delle mongolfiere in volo e, invece, stava fabbricando uno dei due documenti principali nell'indagine della Procura di Matera.

L'altro è il video girato con il suo telefonino da Giuseppe. Il ragazzo riprende se stesso, l'amico e il manovratore: "È proprio emozionante, guarda. Qua siamo tre persone", sono le sue ultime parole, poi le immagini si interrompono. Non prima, però, di aver mostrato chiaramente un particolare: l'operatore tedesco non porta gli occhiali. Dovrebbe, invece, perché gli sono stati misurati 6 decimi di miopia a entrambi gli occhi. È solo uno degli elementi sotto la lente della Procura che ha indagato per omicidio in concorso, l’allora preside dell'istituto, il docente che accompagnò i ragazzi alla manifestazione delle mongolfiere e le due società che si erano occupate di gestire l’evento. Indagato anche il manovratore tedesco. Dopo due anni gli inquirenti non hanno ancora accertato le responsabilità degli indagati, ma una sola cosa è acclarata: il giorno della tragedia sulle montagne di Matera nessuno poteva volare perché l'area era riservata solo ai manovratori per la perlustrazione. Dopo due anni le famiglie dei ragazzi continuano a domandarsi chi doveva e poteva impedire l'uscita delle classi e perché non lo ha fatto.

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