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Morte cerebrale per Laura Prati, il sindaco ferita da un ex vigile

Laura Prati, il sindaco di Cardano al Campo, era stata ferita gravemente a colpi di arma da fuoco nel suo ufficio da un vigile che era stato sospeso dal servizio. Le sue condizioni si sono aggravate nelle ultime ore.
A cura di Susanna Picone
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Laura Prati, il sindaco di Cardano al Campo (Varese) rimasta vittima alcune settimane fa di un attentato a colpi di pistola mentre si trovava nel suo ufficio in municipio, è in stato di morte cerebrale. La notizia è stata confermata dal presidente del consiglio regionale della Lombardia Raffaele Cattaneo. La morte cerebrale, ha spiegato Cattaneo, sarebbe sopravvenuta “non per l'attentato in sé ma per una neuropatia congenita di cui il sindaco soffriva e che si è aggravata con l'attentato”. Le condizioni di salute del sindaco, 48 anni e a capo dell’amministrazione di Cardano dal 2012, si sarebbero aggravate nelle ultime ore.

L'attentato lo scorso 2 luglio – Prati era stata colpita da emorragia cerebrale qualche giorno dopo aver subito l'operazione per estrarre i proiettili dall'addome. Era lo scorso 2 luglio quando un ex vigile era entrato nel suo ufficio e aveva fatto fuoco contro di lei e contro il vicesindaco Costantino Iammetti. Giuseppe Pegoraro – questo è il nome dell’attentatore – voleva vendicarsi di un provvedimento disciplinare adottato dalla giunta di Cardano. In seguito a una condanna per truffa e peculato il pubblico ufficiale era stato sospeso per sei mesi dal servizio. L’ex vigile era stato catturato alcune ore dopo il suo attentato.

Aggiornamento– Donati gli organi del sindaco. I familiari di Laura Prati hanno dato il consenso per donare gli organi del sindaco, come lei stessa aveva chiesto. “Si è concluso formalmente il periodo di osservazione ai fini dell'accertamento della morte della signora Laura Prati – si legge in una nota -, che risulta deceduta alle ore 8.30 di questa mattina. Le sue condizioni, già estremamente gravi, sono peggiorate ulteriormente negli ultimi due giorni – prosegue -. I familiari, nel rispetto della volontà della signora Prati, hanno dato il consenso alla donazione degli organi e la salma è a disposizione dell'autorità giudiziaria”.

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