Modifica l’iban della Croce Rossa per incassare le donazioni ai terremotati

Ci sono gli sciacalli che entrano nelle case degli sfollati e rubano oggetti di valore e ricordi di una vita. Ci sono gli sciacalli che dopo ogni terremoto si fregano le mani, nella speranza di aggiudicarsi i lauti appalti della ricostruzione e milioni di euro in fondi pubblici. Poi ci sono gli sciacalli che approfittano della generosità di migliaia di italiani e, come accaduto pochi giorni fa, alterano i numeri dei conti correnti con l'intento di incassare migliaia di euro dalle donazioni. A scoprire uno di questi ultimi casi è stata l'attenzione di alcuni utenti di Twitter che hanno messo a confronto le slide pubblicate dai profili ufficiali della Croce Rossa Italiana e quelli rilanciati da tale "@lucailgrande2", scoprendo che i riferimenti all'Iban comunicati da quest'ultimo erano profondamente diversi da quelli facenti capo al conto corrente bancario aperto dalla Croce Rossa. Tradotto: con ogni probabilità @lucailgrande2 si è fatto spedire denaro sul suo conto corrente utilizzando una slide identica a quella della Croce Rossa, con l'intento – evidentemente – di ingannare i generosi donatori.
Fortunatamente la truffa è stata scoperta . Alcuni utenti di twitter giustamente scrupolosi hanno verificato la corrispondenza tra l'Iban pubblicato dalla CRI e quella rilanciata da @lucailgrande2: le differenze sono balzate all'occhio fin da subito e sono state ampiamente segnalate sul social network, mentre il truffatore è stato coperto di insulti e il suo account è stato cancellato. Resta ora da capire quanto denaro sia pervenuto sul suo conto corrente bancario e sperare che l'immagine fasulla da lui prodotta non continui a circolare sui social network.

Alcuni giorni fa un altro episodio di sciacallaggio sotto certi aspetti simile ha avuto luogo ad Acquasanta Terme. Due romani di 47 e 41 anni spacciandosi per vigili del fuoco sono riusciti ad eludere i serrati controlli all'intrno del Campo Base e rubare materiale ai veri pompieri e giocattoli per i bambini ospitati nella tendopoli. I due sono stati fortunatamente scoperti e arrestati anche grazie alla collaborazione dei volontari delle Brigate della Solidarietà Attiva che presso lo stesso campo si occupano della cucina. I due sciacalli sono stati arrestati e sono ora detenuti nel carcere di Ascoli Piceno.