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Ministra Trenta al suo primo giorno: trasferisce il marito per evitare conflitto d’interessi

Il capitano Claudio Passarelli ha cambiato ruolo: da ufficiale addetto alla segreteria del vice direttore nazionale degli armamenti è stato spostato all’ufficio Affari Generali. Si tratterebbe di uno spostamento richiesto “per questioni di opportunità”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Appena eletta e subito sotto i riflettori. La nuova ministra della Difesa Elisabetta Trenta, al suo primo giorno di lavoro al dicastero di Palazzo Baracchini da lei guidato, ha chiesto il trasferimento del capitano Claudio Passarelli, suo marito, da ufficiale addetto alla segreteria del Vice Direttore Nazionale degli Armamenti all'ufficio Affari Generali. Si tratta, fanno sapere fonti vicino al ministro, di uno spostamento richiesto "per questioni di opportunità". Si è insediata tutt'altro che in sordina la ministra, che oggi festeggia anche il suo 51esimo compleanno.

Il ruolo di Passarelli aveva sollevato, dall'opposizione, accuse di conflitto di interessi nei confronti del ministro. La decisione è nata certamente per mettere a tacere quelle voci poi smentite dallo stesso ministero: non sarebbe stato compatibile l'incarico di Passarelli con il nuovo ruolo della moglie, dal momento che il capitano lavorava come capo segreteria al Segretariato Generale della Difesa e Direzione Nazionale degli Armamenti, la struttura che decide gli appalti.

Il capitano Passarelli, riferiscono fonti vicine alla ministra, nonostante non si sia mai occupato di acquisti o contratti sarà comunque spostato all'ufficio Affari Generali, retto da un dirigente civile, che sovrintende alle esigenze organizzative e logistiche del funzionamento del segretariato generale.

Altra questione spinosa per la ministra è quella della SudgestAid, società senza scopo di lucro, di cui la Trenta è program manager e che è collegata a Link Campus, dove la ministra ha insegnato intelligence. SudgestAid è una Ong che si occupa di ricostruzione in Paesi che sono stati teatri di guerra. Un articolo del Fatto Quotidiano ha messo in luce un legame controverso tra la Ong e i "mercenari", e in particolare tra la Ong e un'altra società, la Stam, guidata da Giampiero Spinelli, che offre servizi da contractor, soldati privati assunti per combattere in Medio Oriente. Si legge sul portale della Stam: "Intende offrire al mercato un modello di approccio alla sicurezza completo e integrato. L’offerta è rivolta a molti: governi, forze armate, forze dell’ordine, organismi non governativi e multinazionali". Inoltre la Trenta è anche la presidente del consorzio Criss (Consortium for research on intelligence and security services), che opera nel settore della sicurezza. Ruoli questi che un titolare della Difesa non può certamente portare avanti.

La richiesta di chiarimenti da parte del Pd

Il deputato del Pd Michele Anzaldi ha chiesto chiarimenti al ministro della Difesa Elisabetta Trenta proprio sul suo ruolo nell'azienda Sudgestaid, per conoscere la natura delle operazioni dell'organizzazione, e sapere se "si occupava di reclutare mercenari da inviare in Libia e Medio Oriente e come questo tipo di attività siano compatibili con chi, come il Movimento 5 stelle, sostiene che l'Italia debba ritirare tutte le sue truppe dalle missioni internazionali".

"Il caso della ministra alla Difesa Elisabetta Trenta è sempre più opaco e grave – scrive su Facebook – invece di spiegare che ruolo avesse in Sudgestaid, ora la neo ministra cerca addirittura di prendere le distanze dall'azienda dove lavora da 21 anni. Un atteggiamento sbugiardato dal suo stesso curriculum, ma che la dice lunga su quanto sia oscura questa vicenda". E continua: "Invece di continuare a parlare per indiscrezioni e a sfuggire dalla necessaria trasparenza, nel silenzio del premier Conte, di Di Maio, Di Battista e Beppe Grillo, la ministra farebbe bene a spiegare". E conclude: "Forse Trenta sostiene il ritiro dall'Afghanistan perché vuole inviare nei teatri di guerra solo contractor e truppe private? Farebbe bene a chiarire gli evidenti rischi di conflitti di interessi".

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