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Zona rossa in Lombardia, Fontana: “Si va verso conferma, ancora troppi ricoveri”

“Temo si vada verso la conferma della zona rossa”: a dirlo è il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana. Il Governatore ha spiegato che i dati restano ancora preoccupanti soprattutto quello che riguardano i ricoveri in terapia intensiva e nei reparti Covid. La Regione è in zona rossa dal 15 marzo.
A cura di Ilaria Quattrone
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"Tempo che si vada verso una conferma della zona rossa": a dirlo durante un'intervista al Tg5 è il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana. Il Governatore infatti ha spiegato che i dati restano ancora preoccupanti: "L'Rt sta migliorando, purtroppo sono ancora alti i letti occupati negli ospedali e nelle terapie intensive", ha concluso Fontana.

Ancora alti i ricoveri in terapia intensiva

Resta infatti alta la pressione sugli ospedali e sui pronto soccorso. In particolare i ricoveri nelle terapia intensiva che negli ultimi due giorni hanno superato gli ottocento casi. Sulla base dei dati elaborati dall'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, in Lombardia la percentuale dei posti letto occupati in terapia intensiva è del 60 per cento mentre nei reparti no critici è del 53 per cento. Rimane alta l'incidenza dei casi ogni centomila abitanti necessaria per evitare la zona rossa. A livello regionale i casi sono 291 ogni centomila mentre il limite da non superare è di 250 casi. Resta infatti alta l'incidenza per le province di Brescia, Como, Mantova e Monza.

Il caos vaccini e le dimissioni del Cda di Aria

Durante l'intervista, il presidente ha inoltre parlato di quanto successo con i vaccini in Lombardia e del caso Aria, la società regionale che gestiva le prenotazioni e finita nell'occhio del ciclone per alcuni disguidi e problemi registrati nelle ultime settimane che hanno poi portato alle dimissioni dell'intero consiglio d'amministrazione: "Si sono verificati sicuramente alcuni intoppi e situazioni che non erano accettabili, per questo motivo doveva essere presa una decisione che purtroppo ha dovuto colpire i vertici".

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