Volpi contagiate dal cimurro: “L’uomo ne è immune ma attenzione ai cani: fatale nell’80% dei casi”
L'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia ed Emilia Romagna ha lanciato un nuovo allarme per i virus che colpiscono gli animali, spiegando che "sono state trovate positive per cimurro cinque volpi – quattro provenienti dal territorio di Varese ed una da quello di Como – conferite dal 22 febbraio".
L'Ats Insubria: Non si trasmette all'uomo ma attenti ai vostri cani
L'Ats Insubria, dunque, ha voluto da un lato tranquillizzare i cittadini delle province, spiegando che il virus cimurro non provoca "nessun problema per l’uomo" ma raccomandando "ai proprietari di cani di evitare luoghi, in cui si presume siano presenti le volpi per scongiurare contatti coi selvatici, loro carcasse e deiezioni". Questo perché il cimurro si trasmette tra canidi, motivo per cui l'Ats Insubri ha raccomandato "di verificare che il proprio cane sia vaccinato contro il cimurro in quanto il virus è ancora endemico nella popolazione canina". Per accertarsi delle difese immunitarie del proprio animale, spiega ancora l'Ats, "sarà importante confrontarsi con il proprio veterinario per eventuali approfondimenti".
Cos'è il cimurro, il virus con tasso di mortalità fino all'80 per cento
Il cimurro è una malattia infettiva provocata da un virus che si trasmette, spiega l'Ats, "per contatto diretto ed indiretto e colpisce i canidi selvatici", tra cui le volpi, i tassi e altre specie. Tra queste non risultano i gatti, bensì i cani, motivo per cui occorre prestare molta attenzione e accertarsi che il proprio animale sia protetto. I sintomi classici per sospettare l'infezione da cimurro sono febbre, congiuntivite, dispnea e tosse, vomito e diarrea. Il tasso di mortalità del cimurro può raggiungere fino l'80 per cento degli animali colpiti.