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“Voglio parlare di chi ama, non degli odiatori”: il commento di Liliana Segre alle minacce sul web

“Oggi parlo di chi ama, non di chi odia”: così la senatrice a vita Liliana Segre ha voluto commentare la notizia dell’inchiesta della Procura di Milano sulle minacce e gli insulti antisemiti che ha ricevuto dopo la pubblicazione delle foto che la ritraevano durante la somministrazione del vaccino anti Covid.
A cura di Ilaria Quattrone
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Prosegue l'inchiesta della Procura di Milano per i commenti antisemiti pubblicati sui social network nei confronti della senatrice a vita Liliana Segre. Oggi, venerdì 5 marzo, durante una cerimonia al Giardino dei Giusti di Milano, la senatrice Segre ha affermato: "Oggi parlo di chi ama, non di chi odia" rispondendo così agli insulti da parte di alcuni odiatori.

La commemorazione per Susanna Aimo

La senatrice ha spiegato che avrebbe parlato di Susanna Aimo, la donna che lavorò per 47 anni con la sua famiglia, nonostante il rischio di deportazione a causa delle leggi razziali. I parenti della signora Aimo insieme a Liliana Segre hanno ricevuto la pergamena dei Giusti durante una cerimonia in cui, oltre l'Associazione Giardino dei Giusti, hanno partecipato il comune di Milano e l'Unione delle Comunità ebraiche italiana.

L'inchiesta della Procura di Milano: due persone indagate

La senatrice era stata vittima di diversi insulti antisemiti dopo la pubblicazione di alcune foto che la ritraevano mentre procedeva con la vaccinazione contro il Covid-19. Tra questi c'era chi aveva scritto:"Aveva paura di morire la str…? Non sono riusciti neanche i tedeschi ad ammazzarla.. e ora ha paura di morire??”. Le minacce avevano portato all'apertura di un'inchiesta da parte della Procura di Milano per discriminazioni aggravate dall'odio razziale e alla successiva individuazione di due presunti responsabili: un uomo di 75 anni, residente nella provincia di Cagliari, e uno di 40 anni della provincia di Viterbo. Il procuratore Alberto Nobili aveva quindi disposto le perquisizioni dalle quali sarebbero emersi dei riscontri e degli elementi ulteriori che sono al vaglio della polizia.

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