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Vive in casa con 46 cani, interviene il sindaco: “Troppi, vanno ceduti”

Prima le lamentele dei vicini, poi l’intervento del Comune di Mortara (Pavia): i cani vanno ceduti. Il limite massimo degli animali da ospitare in case private ed appartamenti, infatti, per la Lombardia è fissato a dieci. La proprietaria: “Nessuno fa niente per salvarli, querelo il sindaco”
A cura di Francesca Del Boca
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Prima sono arrivate le lamentele dei vicini, che hanno sollecitato un controllo nell'abitazione accanto: troppo rumore. Colpa dei 46 cani che le guardie forestali la polizia e l'Ats locale hanno trovato dentro un'abitazione della periferia di Mortara, in provincia di Pavia, custoditi da una donna (che aveva sempre dichiarato di averne al massimo una trentina). Dopo varie segnalazioni, è prontamente arrivata anche l'ordinanza del sindaco Marco Facchinotti a mettere un punto alla vicenda: i cani devono essere separati tra maschi e femmine e poi sterilizzati, puliti e soprattutto ceduti. Impossibile infatti tenerli tutti e 46 all'intero di una singola casa. Secondo il regolamento regionale della Lombardia, un proprietario può tenere nel proprio spazio cani o gatti in numero limitato, senza necessità di segnalazione al sindaco, purché il numero complessivo non superi i dieci. Numero abbondantemente superato, in questo caso.

Il caso politico

Ma nonostante il Comune di Mortara abbia trovato una soluzione, ovvero la creazione di una struttura apposita in campagna, la proprietaria del branco di cani non ci sta. E sostiene di voler querelare per calunnia il sindaco Marco Facchinotti, il vicesindaco Luigi Tarantola e il consigliere di minoranza Marco Barbieri per le "velate accuse di maltrattamenti". La motivazione? "In realtà io mi occupo di questi animali abbandonati mentre il Comune, che non dispone di un canile, si è sempre disinteressato del problema", ha detto all'Informatore Vigevanese. "Durante il sopralluogo i cani sono stati controllati e nessuno ha rilevato segni di maltrattamenti. A suo tempo avevo scritto al sindaco per provare a trovare insieme una soluzione per i cani abbandonati della città ma non ho mai ricevuto risposta. Abbiamo raccolto questi randagi, molti dei quali sono stati abbandonati davanti alla nostra porta di casa. Li nutriamo e ci sobbarchiamo le spese veterinarie facendo un servizio anche per la collettività ma non ricevendo da essa il minimo sostegno. Se ora la situazione dell’alloggio si risolve, e ci trasferiremo in campagna, è solo per nostra volontà e non certo per l’aiuto delle istituzioni".

Il cimitero degli animali

Solo poche settimane fa, tra le strade dei paesini della zona, si è nuovamente parlato a lungo di animali e di padroni. Il più antico cimitero degli animali d'affezione d'Italia, che sorge proprio qui nel vigevanese, rischia infatti di dover traslocare per sempre. Cinquecento tombe di cani e gatti da smantellare, che hanno sollevato una grande polemica tra i residenti e i padroni che a quel terreno hanno affidato le spoglie dei propri amici animali. 

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