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Violenze di Capodanno, ascoltata in Procura una ragazza tedesca vittima del branco

Ascoltata in Procura a Milano, una turista tedesca, vittima insieme ad altre undici ragazze delle violenze sessuali di piazza Duomo nella notte di Capodanno, ha fornito la sua versione sui fatti.
A cura di Filippo M. Capra
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Ascoltata in Procura a Milano, una turista tedesca, vittima insieme ad altre undici ragazze delle violenze sessuali di piazza Duomo nella notte di Capodanno, ha fornito la sua versione sui fatti. La giovane, davanti all'aggiunto Letizia Mannella, al pubblico ministero Alessia Menegazzo e al capo della Squadra Mobile Marco Calì, ha raccontato i terribili momenti di quella notte quando il branco di circa trenta ragazzi le ha aggredite sessualmente. Due dei responsabili sono finiti in manette nei giorni scorsi.

In carcere due presunti violentatori

Nel frattempo proseguono le indagini per risalire all'identità di tutti i componenti del branco. La polizia ha per ora fermato due ragazzi, Abdallah Bouguedra, 21enne torinese, e Mahmoud Ibrahim, 18enne milanese. Il primo ha presentato istanza di scarcerazione al Riesame di Torino mentre il secondo per il momento non ha fatto ricorso dopo la convalida del fermo e la conferma della detenzione in carcere da parte del giudice per le indagini preliminari di Milano il quale l'ha definito molto pericoloso. Le denunce alle forze dell'ordine per la notte di Capodanno ammontano ora a dodici: sarebbe questo, ad oggi, il numero di vittime violentate dai trenta ragazzi in piazza Duomo.

Psicologa Varallo a Fanpage: Agghiacciante sia successo in Duomo

Sulla condotta del branco, la psicologa Giorgia Varallo ha detto a Fanpage.it che "c'è da fare una distinzione tra lo stupratore individuale e quello di gruppo. Nel contesto dello stupro di gruppo la soddisfazione del bisogno sessuale passa in secondo piano, è un esercizio di potere". Secondo la dottoressa Varallo, comunque, "è agghiacciante che sia successo davanti a una marea di persone. Questa esperienza sulle vittime può avere un impatto notevole. È una sottolineatura del fatto che si è vulnerabili anche quando si pensa di essere al sicuro".

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