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Vigile travolto e ucciso da un suv, il passeggero assolto chiede 118mila euro di danni: multato dai giudici

Il passeggero assolto nell’investimento mortale del vigile Niccolò Savarino ha chiesto 118mila euro di risarcimento: i giudici hanno respinto la richiesta “inammissibile” e lo hanno multato.
A cura di Giulia Ghirardi
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Il vigile urbano Niccolò Savarino, travolto e ucciso il 12 gennaio 2012 a Milano
Il vigile urbano Niccolò Savarino, travolto e ucciso il 12 gennaio 2012 a Milano

Il 12 gennaio 2012 Remi Nikolic ha travolto e ucciso il vigile urbano Niccolò Savarino. Per questo, ad aprile 2015 il giovane, all'epoca ancora minorenne, era stato condannato a 9 anni e 8 mesi di reclusione. Per la vicenda era stato condannato in appello a 2 anni e 6 mesi anche il serbo Milos Stizanin, accusato di favoreggiamento per aver aiutato Nikolic a disincastrare il corpo e la bicicletta di Savarino dal suv e a fuggire.

Tuttavia, dopo un iter giudiziario lungo e complesso, Stizanin è stato assolto "per non aver commesso il fatto" in tutti i gradi di giudizio. Dopo l'assoluzione, il serbo ha presentato un’istanza di riparazione per ingiusta detenzione, chiedendo circa 118mila euro, ma proprio ieri, sabato 22 novembre 2025, è stato costretto a rinunciarvi perché i giudici hanno respinto la richiesta: nelle motivazioni la Suprema Corte ha decretato una sanzione pecuniaria di 3mila euro nei confronti di Stizanin per ricorso giudicato inammissibile.

L'incidente mortale

L’agente della polizia locale di Milano Niccolò Savarino è stato travolto e ucciso il 12 gennaio 2012 dal suv guidato da Remi Nikolic mentre stava effettuando un normale servizio di controllo in un parcheggio in via Varè, in zona Bovisa. Il corpo del vigile è stato trascinato per 200 metri.

Tre giorni dopo Nikolic è stato arrestato, ma per i due mesi successivi fu scambiato per Goico Jovanovic, 24 anni. Solo dopo due mesi trascorsi in carcere a San Vittore è stata scoperta la sua vera identità e la sua minore età al momento dell'omicidio. Insieme a lui, sull'auto c'era anche il serbo Milos Stizanin che è stato condannato in appello a 2 anni e 6 mesi, accusato di favoreggiamento per aver aiutato Nikolic a disincastrare il corpo e la bicicletta di Savarino dal suv e quindi a fuggire.

L'assoluzione di Stizanin e la richiesta di risarcimento

Dopo un iter giudiziario lungo e complesso, Stizanin è stato assolto "per non aver commesso il fatto" in tutti i gradi di giudizio. Dopo l'assoluzione, gli avvocati del serbo, David Russo e Lorenzo Castiglioni, hanno presentato un’istanza di riparazione per ingiusta detenzione per Stizanin per aver trascorso complessivamente 561 giorni tra carcere e domiciliari.  Nello specifico, i legali hanno chiesto circa 118mila euro sulla base delle tabelle dell’articolo 314 del codice di procedura penale che prevedere 235,82 euro di risarcimento per ogni giorno trascorso in carcere e 117,91 euro per ogni giorno ai domiciliari.

La richiesta è stata, però, respinta in primo grado, in appello e, infine, dalla Cassazione. I giudici hanno sottolineato la "colpa grave" di Stizanin nell’influenzare l’emissione delle misure cautelari, richiamando la fuga all’estero e le dichiarazioni reticenti al momento dell’arresto. La Suprema Corte ha, quindi, inflitto una sanzione pecuniaria di 3mila euro al serbo per "colpa nella determinazione della causa di inammissibilità del ricorso".

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