140 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Milano ricorda l’agente Nicolò Savarino, travolto e ucciso da un’auto 10 anni fa

È il 12 gennaio del 2012 quando alla guida di un suv un ragazzo minorenne travolse e uccise l’agente di polizia locale Nicolò Savarino. Oggi tutta Milano lo ricorda in due appuntamenti.
A cura di Giorgia Venturini
140 CONDIVISIONI
Immagine

Sono passati dieci anni dal tragico incidente del 12 gennaio 2012 quando alla guida di un suv un ragazzo minorenne travolse e uccise l'agente di polizia locale Nicolò Savarino. Oggi, nel giorno dell'anniversario della morte, Milano lo ricorda con due appuntamenti: alle 9.30 l'assessore alla sicurezza Marco Granelli, accompagnato dal Comandante della Polizia locale Marco Ciacci, presenzierà alla commemorazione sul luogo del delitto in via Varè, zona Bovisa. Alle 15.30 la vicesindaco Anna Scavuzzo non mancherà al momento di ricordo al parco Savarino in via Livigno 5, anche in questo momento saranno presenti l'assessore Granelli e il comandante Ciacci.

Il processo e la condanna di Nikolic

La giustizia milanese ha condannato per la morte di Savarino il serbo Remi Nikolic, all'epoca dei fatti ancora minorenni, che era alla guida del suv che investì l'agente di polizia. Dopo 5 anni e mezzo di carcere i giudici avevano accolto la richiesta di affidamento in prova ai servizi sociali. Durante la sentenza che lo condannò a una pena di 9 anni e 8 mesi il giudice tenne conto del "contesto di vita famigliare" nel quale il ragazzo "è cresciuto, caratterizzato dalla commissione di illeciti da parte degli adulti di riferimento" e dalla "totale assenza di scolarizzazione". Per la vicenda è stato condannato in appello a 2 anni e 6 mesi anche il serbo Milos Stizanin, accusato di favoreggiamento: il giovane era sull'auto guidata da Nikolic e lo aiutò a disincastrare il corpo e la bicicletta di Savarino dal suv e a fuggire. Per Nikolic però i guai con la giustizia non erano finiti: nel 2020 il giovane venne fermato e arrestato per furto in più appartamenti delle vie centrali di Milano. Faceva parte della banda di tre ragazzi, soprannominati acrobati perché agivano la notte arrampicandosi sulle grondaie o calandosi dai tetti. Tutto questo per un bottino da 200mila euro. Nikolic aveva finito di scontare la sua condanna per l'omicidio dell'agente Niccolò Savarino soltanto 11 giorni prima di mettere a segno i furti. Per questo nuovo reato al ragazzo sono stai confermati i domiciliari a casa della madre vietandogli però di comunicare con gli altri membri del gruppo.

140 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views