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Vandalizzato il murales dipinto dopo il femminicidio di Sofia Castelli, la mamma: “Offeso il suo ricordo”

Alcuni vandali hanno imbrattato il murales dedicato a Sofia Castelli, la 20enne che a luglio 2023 fu uccisa nel sonno dall’ex fidanzato a Cologno Monzese (Milano). La mamma della ragazza ha condannato il gesto con un post su Facebook: “Spero che l’abbiano fatto senza cattiveria”.
A cura di Alice De Luca
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Negli scorsi giorni alcuni vandali hanno imbrattato il murales dedicato a Sofia Castelli, la ragazza di 20 anni che nel luglio del 2023 fu uccisa nel sonno dall'ex fidanzato Zakaria Atqaoui nella sua casa di Cologno Monzese, in provincia di Milano. Il murales si trova all'interno del parchetto di via Negrinelli ed è stato realizzato dagli amici e dai familiari di Sofia in occasione del suo compleanno. All'interno del parco, l'associazione Scarpetta Rossa Aps ha realizzato anche un giardino in memoria della ragazza. 

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Sui social sono state tante le reazioni di sdegno. La mamma della 20enne, Daniela Zurria, ha dedicato all'accaduto un post su Facebook: "Un murales non ci ridà il suo sorriso, la sua energia, la sua voglia di vivere, un murales non ci ridà Sofia… ma è stato fatto con amore dai suoi amici perché tutti la tenessero nel loro cuore… spero solo che chi ha offeso il suo ricordo l'abbia fatto senza cattiveria, senza conoscere la sua storia… senza conoscere il nostro grande dolore…".

A dicembre il tribunale di Milano ha confermato in appello la condanna di Atqaoui a 24 anni di carcere. La sera dell'omicidio, tra il 28 e il 29 luglio del 2023, il 24enne si era nascosto nell'armadio della casa della ragazza mentre lei era fuori per una serata. Tornata dalla discoteca, Castelli era andata a dormire a casa con l'amica Aurora. Una volta addormentata, Atqaoui era uscito dall'armadio e l'aveva uccisa con quattro coltellate. L'amica non aveva sentito nulla e si era svegliata solo all'arrivo dei carabinieri. Dopo l'omicidio, il ragazzo era sceso in strada con i vestiti ancora impregnati di sangue e si era consegnato a una pattuglia della Polizia Locale.

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