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Vaccini Covid nelle aziende in Lombardia: Moratti spiega come funzioneranno

Per la vicepresidente di Regione Lombardia Letizia Moratti “con il vaccino direttamente in azienda garantiamo il diritto al lavoro”. L’intesa tra il Pirellone, Confindustria e Confapi Milano assicura 150mila somministrazioni ai lavoratori in una settimana: non c’è ancora una data, ma questo il progetto pilota dovrebbe partire con l’avvio della fase di vaccinazione di massa. L’obiettivo sarà anche quello di estenderlo ai familiari.
A cura di Giorgia Venturini
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"Con i vaccini in azienda garantiamo diritto al lavoro". Così  in un'intervista radio a Rtl 102.5 questa mattina la vicepresidente di Regione Lombardia Letizia Moratti torna sull'accordo – presentato ieri in conferenza stampa – tra il Pirellone, Confindustria e Confapi Milano per avviare le vaccinazioni direttamente all'interno della aziende. L'intesa tra privato e pubblico prevede di somministrare la dose per 300/400mila lavoratori: "Il diritto alla salute – spiega la Moratti – è un diritto fondamentale, come il diritto allo studio. Ma per la nostra regione è molto importante il diritto al lavoro: anche questo diritto, attraverso questo protocollo, può essere garantito".

Nelle aziende saranno somministrati 150mila vaccini a settimana

Manca ancora una data di inizio della somministrazione ma ci sono già i primi dettagli. Regione Lombardia punta a una copertura di 150mila vaccini a settimana da somministrare nelle aziende, "sempre che i vaccini promessi arrivino". L'assessore poi precisa che con l'ampliamento dell'età per il vaccino Astrazeneca e con l'arrivo delle dosi Johnson &Johnson "avremo una maggiore capacità di distribuzione e potremo dare risposte più rapide". Le aziende non riceveranno nessun compenso da Regione, ma potranno contare – molto probabilmente – su qualche rimborso, ancora però tutto da definire. Così facendo diminuirà l'impegno degli ospedali che sono concentrati ancora sui reparti Covid, al centro della terza ondata. Poi l'assessore al Welfare Letizia Moratti tiene a precisare: "Noi siamo la prima regione a firmare un accordo simile". Il tutto rispettando il piano vaccinale "che prevede la priorità alle persone di fragilità, gravi vulnerabilità e gli over 80″.

Confindustria: Puntiamo a vaccinare anche i familiari

Il progetto pilota lanciato dal Pirellone dovrebbe partire però con l'avvio della fase di vaccinazione di massa. Bisognerà attendere ancora un po': nel frattempo si potrà trovare anche l'accordo con i sindacati, che fino ad ora non hanno aderito al protocollo. Confindustria punta ad allargare anche il piano d'azione: "Se arriveranno i vaccini promessi, saremo in grado di somministrare 150mila dosi a settimane", ha precisato ieri il presidente di Confindustria Lombardia Marco Bonometti. Precisando inoltre che "tra gli obiettivi ci sarebbe anche quello di vaccinare i famigliari. Se così fosse i numeri potrebbero essere molto più ampi".

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