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Covid 19

Un’oncologa del Niguarda: “Seconda dose del vaccino fatta, ma tranquilli i capelli erano già così”

Un’oncologa dell’ospedale Niguarda di Milano dai capelli blu ha voluto rassicurare sull’assenza di effetti collaterali del vaccino anti Covid in un post pubblicato dalla struttura sanitaria. In una foto si vede la dottoressa mentre si sta sottoponendo alla seconda dose accompagnata dalla scritta: “Seconda dose fatta, ma tranquilli i capelli erano già così”. Tanti i commenti che la definiscono la “Super dottoressa”.
A cura di Giorgia Venturini
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"Seconda dose fatta ma tranquilli i capelli erano già così". Così un'oncologa "dai capelli multi-cromatici" dell'ospedale Niguarda di Milano scherza rassicurando a suo modo molto probabilmente chi è ancora scettico sugli effetti collaterali del vaccino Pfizer. Nella foto si vede Tiziana, questo il nome della dottoressa, mentre si sottopone alla seconda dose del vaccino: momento che è stato immortalato in un post social pubblicato poi su Facebook dall'ospedale. "Il suo ritratto colorato – si legge delle righe di accompagnamento alla foto – è uno spunto per ricordare il lavoro fatto dal personale dell'oncoematologia e dei servizi a supporto che in questi mesi non si sono mai fermati garantendo assistenza ai pazienti seguiti nel Niguarda Cancer Center". E poi dall'ospedale tengono a ribadire: "La vaccinazione è un gesto di protezione e responsabilità e tranquilli i capelli erano già così".

Tanti i commenti social rivolti alla "super dottoressa"

Tanti i commenti sotto il post rivolti alla dottoressa Tiziana: "Lei ha una marcia in più. Non credo sia di questo Pianeta". E ancora: "Siamo dei privilegiati ad essere suoi colleghi" e tanti la definiscono "Super dottoressa". Insieme a lei, in questi giorni, anche il resto del personale sanitario del Niguarda si sta sottoponendo alla seconda dose del vaccino Pfizer, arrivato in Lombardia proprio per la prima volta al Niguarda lo scorso 27 dicembre. Qui nelle ultime settimane si è cercato di mantenere una media di 500 vaccinazioni al giorno. Tutto seguendo un'organizzazione ben consolidata: "Dallo stoccaggio all'iniezione – si legge in un altro post dell'ospedale – con in mezzo una grande macchina organizzativa che va dalla gestione delle fiale ad una temperatura di – 70 gradi presso la farmacia ospedaliera, fino alla preparazione e somministrazione del vaccino negli ambulatori. Senza dimenticare anche il lavoro del front office per la gestione dei flussi".

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