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Una piazza a Milano dedicata a Gino Strada: la proposta per ricordare il fondatore di Emergency

Una piazza per Gino Strada: è questa la proposta, sostenuta dal movimento I Sentinelli di Milano, per la città di Milano. Per il gruppo sarebbe importante dedicare un luogo del capoluogo al chirurgo e fondatore di Emergency: “Sarebbe bello che in tempi rapidi si potesse dedicargli qualcosa di particolarmente significativo”.
A cura di Ilaria Quattrone
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Una piazza dedicata a Gino Strada: è questa la proposta dei Sentinelli per ricordare il chirurgo e fondatore di Emergency morto ieri. Il movimento chiede, attraverso un post sul proprio canale Facebook, di intitolare al medico piazzale Cadorna: "L'idea non parte da noi, ma noi ci associamo". Il progetto sta vedendo il consenso e il sostegno di numerosi cittadini che in questi giorni stanno ricordando Strada.

I Sentinelli: Sarebbe bello dedicargli qualcosa di significativo

"Sappiamo che esiste una legge che impone che debbano passare anni per intitolare una strada, una piazza, un luogo di una città a una persona defunta. Milano è la città adottiva di Gino e sede di Emergency. Sarebbe bello che in tempi rapidi si potesse dedicargli qualcosa di particolarmente significativo". Per il movimento è infatti ancora anacronistico il fatto che esista ancora una piazza dedicata a Luigi Cadorna "responsabile dei tredici assalti all'arma bianca sull'Isonzo che generarono il massacro di decine di migliaia di ragazzi italiani" e non un luogo che ricordi Gino Strada "uomo e medico di pace".

Strada è originario di Sesto San Giovanni, in provincia di Milano. Dopo essersi laureato in Medicina e Chirurgia all'Università Statale si è specializzato in Chirurgia d'Urgenza. Ha lavorato prima all'ospedale di Rho, per poi fondare Emergency e assistere pazienti nei luoghi colpiti dalla guerra. Nel 2017 è stata inaugurata la nuova sede di Emergency in via Santa Croce, 19. Il legame con la sua Milano è sempre stato fortissimo, anche in tempi di Covid: "Ci troviamo in una situazione di emergenza inaspettata. Sono stati fatti molti errori anche in Italia, ora bisogna rimediare. Bisogna ripensare a un mondo diverso, più solidale e più comunità".

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