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Un ristorante di San Giorgio su Legnano come base operativa del traffico di droga: sei arresti

Mercoledì mattina i carabinieri di Legnano hanno eseguito una custodia cautelare in carcere nei confronti di sei persone accusate di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti.
A cura di Giorgia Venturini
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Usavano un ristorante San Giorgio su Legnano come attività di copertura e base operativa per il traffico di stupefacenti. Il quartier generale di una organizzazione criminale capace di smistare sostanze stupefacenti in poco tempo: la banda poteva anche contare su alcuni appartamenti e box di Legnano, nel Milanese, e su personaggi con una capacità economica tale da acquistare grossi quantitativi di sostanze stupefacenti. Un sistema criminale che è stato smascherato nella mattinata di mercoledì 2 marzo quando i carabinieri della Compagnia di Legnano hanno dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Busto Arsizio, in provincia di Varese: i destinatari sono 3 cittadini albanesi, di cui già due detenuti in Italia, e 3 cittadini italiani, tutti pregiudicati e responsabili a vario titolo di traffico e spaccio di ingenti quantità di sostanza stupefacente, prevalentemente di cocaina nelle province di Milano e Varese.

L'operazione dei carabinieri

La regia dell'organizzazione era affidata a uno dei due cittadini albanesi: "Seguendo protocolli operativi ben collaudati ed organizzando incontri quotidiani con i membri del sodalizio, godeva di ricche e sicure fonti di approvvigionamento ed era in grado di distribuire notevoli quantità di sostanza in un breve arco di tempo", come spiegano in una nota i carabinieri. Alle dirette dipendenze del capo vi era poi un legnanese: lui metteva a disposizione uno degli appartamenti utilizzati dal gruppo per smistare la droga. A lui era anche assegnato il compito di trovare una strategia per reinvestire il denaro ottenuto dallo spaccio, cosa che avveniva attraverso società fittizie. Un piano studiato nei minimi dettagli tanto che i militari hanno documentato almeno 4mila cessioni "a domicilio" ai clienti del gruppo, tutti residenti nell'hinterland legnanese. La situazione criminale era già nota in zona ai carabinieri tanto che nel corso di una precedente indagine, dal settembre 2020 a marzo 2021 erano già state arrestate sei persone, di cui due destinatarie anche dell'ordinanza cautelare di questa settimana, e aveva portato già al sequestro di 16 chilogrammi di cocaina, un orologio di pregio marca Rolex, una vettura di elevato valore economico e oltre 150mila euro depositati su diversi conti correnti.

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