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Ilaria Salis detenuta in Ungheria

Un murales a Budapest con Ilaria Salis impiccata. Il padre: “Confermati i nostri timori”

Il macabro murales è apparso sui muri di Budapest, la capitale ungherese dove è detenuta Ilaria Salis. Il padre denuncia: “Confermati i nostri timori nel seguire i consigli delle autorità italiane”.
A cura di Valerio Renzi
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Un murales in cui si vede Ilaria Salis impiccata è stato fotografato sui muri di Budapest. Un fatto grave che non ha potuto che allertare il padre dell'insegnante e attivista detenuta in Ungheria, con l'accusa di aver aggredito dei neofascisti. "Quelle immagini si commentano da sole e confermano i nostri timori nel seguire i consigli delle autorità italiane. Non mi sento di aggiungere altro", così all'Agi Roberto Salis.

Sull'episodio è intervenuta anche la deputata del Partito Democratico Debora Serracchiani: "Quanto accaduto oggi a Budapest conferma i timori della famiglia Salis e di Ilaria. Le immagini della donna impiccata alla manifestazione neofascista sono eloquenti e scioccanti. Per questo è inaccettabile che il governo non agisca e non intervenga per sottrarre Ilaria a queste minacce ed a questi pericoli. È dovere del ministro Nordio agire e non limitarsi ad annuire durante la surreale informativa alla camera del ministro Tajani e lavorare per farla tornare in Italia".

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Tajani chiede verifiche al governo ungherese

Il ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani ha fatto sapere di aver chiesto all'ambasciatore italiano in Ungheria verifiche sul murales in cui la nostra concittadina appare impiccata. L'ambasciatore Manuel Jacoangeli "effettuerà i passi necessari a confermare alle autorità ungheresi che il governo italiano sostiene la tutela della dignità e della sicurezza della signora Salis".

Milano in piazza per Ilaria Salis

Oggi a Milano si è tenuto ancheun presidio organizzato dall'associazione "I Sentinelli". Sotto la Loggia della piazza dei Mercanti si sono radunati in un centinaio, esponenti della società civile e della sinistra milanese e del sindacato. "A Sanremo si parla di tutto tranne che di Ilaria Salis o del carcere, è un tema che non porta l'applauso o la standing ovation, perché occuparsi delle persone private,  delle libertà personali non è esattamente un argomento che fa audience", così Luca Paladini, consigliere regionale ai microfoni di Fanpage.it.

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