“Un letto a terra ogni tre detenuti, non c’è dignità”: la Camera Penale sul carcere Bassone di Como

"Sovraffollamento record al 190 per cento. Un letto a terra ogni tre detenuti, ammassati l’uno sull’altro, in condizioni igieniche disastrose" tanto da poter parlare di "violazione dei più elementari diritti umani". Così i rappresentanti della Camera Penale di Como e Lecco hanno descritto le condizioni in cui versa il carcere Bassone di Como dopo aver effettuato una visita all'interno dell'Istituto insieme ai consiglieri dell’Ordine degli Avvocati di Como e all’Associazione Nessuno tocchi Caino.
Una delle problematiche più gravi che è emersa nel corso della visita effettuata negli scorsi giorni, è quella dal sovraffollamento che ha raggiunto un nuovo record raggiungendo il 190 per cento: a fronte di una capienza regolare di 226 detenuti, infatti, i reclusi al momento sarebbero ben 428. Una fotografia preoccupante, "non degna di un paese civile", secondo la Camera Penale, e "non conforme ai principi costituzionali del rispetto della dignità delle persone e del divieto di pene contrarie al senso di umanità e finalizzate alla rieducazione". A questo si aggiunge un tasso di suicidi allarmante – basti pensare che soltanto nell’ultimo anno a Como sono avvenuti 3 suicidi e all'incirca 30 tentativi di suicidio – e una criminalità sempre più giovane in costante crescita: più di 50 detenuti al Bassone sarebbero, infatti, appena maggiorenni.
La visita in carcere aveva l’obiettivo di sensibilizzare sul drammatico tema del carcere che, oggi, "è un luogo di disumanità", secondo l’avvocata Anna Viganò, consigliera della Camera Penale. Un luogo che "va contro i nostri principi costituzionali, oltre ad essere altamente improduttivo. L’aver visto con i miei occhi come i detenuti stiano accatastati in celle minuscole e troppo calde, senza una possibilità effettiva di riabilitazione, permette di dire con assoluta convinzione che il carcere è un problema serio, una polveriera che a breve è destinata ad esplodere".