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Umberto e Greta, travolti e uccisi da un motoscafo sul lago di Garda

Umberto e Greta, uccisi da un motoscafo sul lago di Garda: confermata la sentenza per i due turisti tedeschi

È stata confermata anche in Appello, la condanna nei confronti dei due turisti tedeschi accusati di aver travolto e ucciso Umberto Garzarella e Greta Nedretti con il loro motoscafo sul lago di Garda.
A cura di Ilaria Quattrone
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Nella giornata di oggi, venerdì 19 gennaio, è stata confermata in Corte d'appello di Brescia la sentenza nei confronti dei turisti tedeschi accusati di aver travolto e ucciso con il loro motoscafo la giovane Greta Nedrotti e Umberto Garzarella, che si trovavano sul lago di Garda.

Non è stato, infatti, previsto nessuno sconto di pena per i due, che erano presenti in aula e sono stati fatti entrare da una porta secondaria. È stata quindi confermata la condanna a quattro anni e sei mesi per Patrick Kassen e quella a due anni e sei mesi per Christian Teismann. Anche oggi erano presenti i parenti delle vittime.

Una delle due vittime, Umberto Garzarella (da Facebook)
Una delle due vittime, Umberto Garzarella (da Facebook)

L'incidente sul Lago di Garda

Il 19 giugno 2021, i turisti – accusati poi per omicidio colposo e naufragio – hanno investito la barca sulla quale si trovavano il 37enne e la 24enne: entrambi sono morti sul colpo. Il motoscafo apparteneva a Teissman, ma alla guida c'era Kassen. In primo grado, il pubblico ministero aveva chiesto una condanna a sei anni e sei mesi per Kassen e a quattro anni e due mesi per il proprietario.

Greta Nedrotti
Greta Nedrotti

La versione dei due turisti tedeschi

Durante il processo in primo grado, i due imputati avevano fornito la loro versione dei fatti. Avevano spiegato di aver cenato in un ristorante e di essersi messi in viaggio verso le 22.52. Kassen aveva deciso di mettersi alla guida perché l'amico si sentiva stanco. L'uomo ha spiegato di aver "lasciato accese sia le luci di murata che di posizione pensando di essere visto meglio dalle altre imbarcazioni".

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I due tedeschi hanno raccontato che, al momento dell'impatto, hanno sentito un rumore ma pensavano di aver colpito un tronco di legno o un ramo. Sono così rientrati verso il molo. Rientrati al porto, i due hanno affermato di aver avuto problemi nelle manovre di attracco. In un video, però, diffuso qualche settimana dopo l'incidente si vede Kassen cadere nel lago: per gli inquirenti era ubriaco. Lui però ha invece sostenuto di voler cercare di spingere la barca per recuperare spazio e di essere caduto.

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