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Uccide il cognato in piazza Ferrara a Milano, tra le persone coinvolte un incrocio di legami familiari: cosa sappiamo

Tra sabato e domenica il 29enne Bryan Josè Vera Siguenza ha accoltellato a morte il cognato 32enne Jefferson Garcia in piazza Ferrara, a Milano. L’aggressione è avvenuta al culmine di una lite scoppiata per motivi familiari, secondo Siguenza “per difendere la sorella” dai maltrattamenti del marito.
A cura di Alice De Luca
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A sinistra la vittima, Jefferson Garcia e a destra l’aggressore, Bryan Josè Vera Siguenza (Fonte: Facebook). 
A sinistra la vittima, Jefferson Garcia e a destra l’aggressore, Bryan Josè Vera Siguenza (Fonte: Facebook). 

Ci sarebbe un incrocio di legami familiari dietro l'accoltellamento a morte di Jefferson Garcia, il 32enne che nella notte tra sabato e domenica è stato ucciso a Milano dal 29enne Bryan Josè Vera Siguenza. I due erano cognati: Garcia era sposato con la sorella di Siguenza ma allo stesso tempo Siguenza starebbe insieme alla sorella di Garcia. L'accoltellamento di Garcia è avvenuto al culmine di una lite scoppiata per motivi familiari: una volta fermato dai Carabinieri, Siguenza ha detto di aver aggredito il cognato per difendere la sorella da presunti maltrattamenti subiti da parte del marito. Una versione che tuttavia non è ancora stata verificata: la donna, secondo quanto riferito a Fanpage.it, non ha né smentito né confermato. Per il momento non avrebbe nemmeno commentato quanto fatto dal fratello.

Stando alle ricostruzioni fatte finora dai Carabinieri, Garcia sarebbe stato accoltellato dal cognato in piazza Ferrara, nel quartiere Corvetto a Milano. Fonti investigative hanno detto a Fanpage.it che, a differenza di quanto si dice, non risulta che l'aggressione sia avvenuta durante una festa di compleanno né che fossero presenti bambini. Dopo aver colpito il cognato con diversi fendenti, Siguenza è scappato mentre Garcia è stato soccorso dagli operatori del 118. L'uomo è stato portato d'urgenza all'ospedale Niguarda di Milano, dove è morto poco dopo il ricovero a causa della gravità delle ferite riportate.

Sul posto dell'accaduto sono intervenuti i Carabinieri della stazione Vigentino e i colleghi del Nucleo radiomobile che si sono messi sulle tracce del fuggitivo. L'hanno trovato poco dopo, grazie ai video delle telecamere di sorveglianza e alle testimonianze di alcune persone che erano presenti al momento dell'accaduto e che hanno visto Siguenza allontanarsi dopo l'aggressione. I militari sono così riusciti a rintracciare il 29enne, che si era rifugiato all'interno di un palazzo a soli 200 metri dal luogo dell'accoltellamento. Individuato e arrestato dai militari, Siguenza ha ammesso quello che aveva fatto e si è fatto portare via senza opporre resistenza.

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