Trovato morto sull’argine del Po con diverse coltellate alla gola, l’ipotesi del suicidio

Propendono per il suicidio gli investigatori che indagano sul cittadino tedesco di 23 anni trovato morto la mattina di mercoledì 30 aprile sull'argine del Po in località Bombardone di Zinasco, a Pavia.
Un'ipotesi che ha preso piede dopo i primi riscontri dell'autopsia effettuata oggi all'istituto di medicina legale dell'Università di Pavia. Le ferite riscontrate al collo del ragazzo sono infatti risultate compatibili con coltellate autoinflitte. Senza contare che il coltello ritrovato dai carabinieri vicino al cadavere era proprio di proprietà del 23enne, come hanno confermato i quattro amici che erano con lui in tenda nel campeggio, frequentato da appassionati di pesca sportiva.
Il giovane, secondo le ricostruzioni di chi indaga, si sarebbe quindi inflitto una prima coltellata su un braccio e le successive alla gola, camminando per alcuni metri sino a crollare a terra, dove è morto dissanguato. A trovare il corpo e a chiamare i carabinieri, dopo aver seguito una scia di sangue sull'argine del fiume, sono stati due pescatori della zona. A quel punto sono stati avvisati anche i suoi quattro amici, che l'hanno visto l'ultima volta verso le 8 di mercoledì mattina.
La Procura di Pavia, per questo, ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio. Dalla zona di Friburgo sono anche arrivate in città oggi la madre e la sorella del ragazzo, che seguiranno gli adempimenti per il trasporto della salma in Germania.