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Tiene il figlio malato psichiatrico al guinzaglio perché “posseduto dal demonio”: va a processo il padre

Il pensionato di Besana Brianza (Monza) era stato arrestato per maltrattamenti dopo la segnalazione dei servizi sociali che da tempo seguivano il figlio malato. Il 40enne, affetto da problemi psichiatrici, aveva interrotto le terapie per volere del padre: “È in cura da un santone”.
A cura di Francesca Del Boca
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Era convinto che fosse posseduto dal demonio. Per questo un pensionato di Besana Brianza (Monza) teneva legato al guinzaglio come un cane il figlio 40enne, trovato nel giugno del 2024 dai carabinieri della compagna di Seregno in stato confusionale e condizioni igieniche precarie, accasciato sul prato del giardino di casa. L'uomo, finora incensurato e già arrestato per maltrattamenti in famiglia, è stato rinviato a giudizio e sarà processato il prossimo aprile al Tribunale di Monza.

Il figlio malato ha interrotto le terapie per volere del padre: "È in cura da un esorcista"

"Sta bene, è solo posseduto dai diavoli. È in cura da un esorcista, non serve chiamare il 118", aveva assicurato l'anziano, 69 anni, ai militari intervenuti dopo le segnalazioni dei servizi sociali di zona: a loro era infatti giunta notizia che il paziente, affetto da problemi psichiatrici e da tempo seguito dai professionisti del Cps di zona, veniva abitualmente legato in casa, mani e piedi, e tenuto recluso dal genitore con abiti sporchi e barba lunga. Per volere del padre, il figlio avrebbe quindi interrotto le terapie per affidarsi integramente a riti esoterici e fantomatici "santoni".

Il figlio immobilizzato in casa con corde da alpinismo

Circostanze purtroppo confermate durante il sopralluogo dei carabinieri all'interno dell'abitazione del pensionato. Simboli esoterici sparsi per casa, immagini religiose, candele e libri spirituali per la guarigione, spesse corde da alpinismo: erano quelle con cui, come ha raccontato la moglie dell'anziano, il marito immobilizzava l'unico figlio, spesso soggetto a improvvisi scoppi d'ira. "Ho paura che scappi, e che faccia male a qualcuno", si era giustificato il 69enne, che teneva il figlio legato in vita a una corda in giardino. "Lo tengo così anche quando deve essere lavato".

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