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“This is America 2”, il brianzolo Mocho tra tradizione e cucina Usa: “Se lo sapesse mia nonna…”

Torna stasera in tv “This is America” con il cuoco brianzolo Mocho. Fanpage.it l’ha raggiunto per parlare della cucina made in Usa e delle contaminazioni lombarde.
A cura di Filippo M. Capra
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Torna stasera in tv, su Food Network, il programma televisivo culinario più americano di tutti. "This is America", condotto da Mocho, food youtuber che spopola sui social, giunge alla sua seconda edizione. Anche quest'anno, come raccontato dallo stesso cuoco di origini brianzole, i piatti più iconici della cucina made in Usa si "sfideranno" tra loro per eleggere il miglior piatto d'America. Ma come è arrivato Mocho, nome d'arte di Massimo Novati, alla conquista del Paese a stelle e strisce? Fanpage.it ne ha parlato con lui.

Come mai la scelta di portare in tv il tanto discusso cibo americano? 

Perché cerchiamo di portare anche il racconto che c'è dietro, non solo la ricetta. Non parliamo di cibo che costa poco, del semplice fast food, ma di ricette vere e proprie come da tradizione a stelle e strisce.

Quando ti sei innamorato della cucina americana?

Durante il mio primo viaggio in America, avevo nove anni. Resto fedele però alla mia Brianza e agli insegnamenti di mia nonna che, per intenderci, essendo lombarda non limitava esattamente l'uso del burro. Giusto per dirne una (ride, ndr).

Che direbbe ora nonna? 

Mi avrebbe detto che sono delle porcate (ride, ndr), però le avrebbe assaggiate. E poi, guarda alla Parmigiana: verdure fritte messe con la mozzarella, pomodoro, prosciutto, ricoperti di formaggi. Non è junk food? Anche quello lo è. Ma è solo una cosa di visione, il panino strabordante di salse farà sempre più effetto di un piatto come la Parmigiana che non è esattamente da dieta mediterranea. Nonna mi ha insegnato una cosa: piuttosto che rinunciare a un piatto per farne una versione light, fallo bene ma mangialo meno.

Come porti avanti la tradizione lombarda nei piatti americani?

Il burro resta il cavallo di battaglia e poi sono un grande amante della cucina italiana. Il risotto si manteca col burro, non servono altre ricette. Se è troppo pesante lo mangi una volta al mese, ma non lo mangi sempre per forza se non è fatto come deve.

Ti è mai venuto in mente di americanizzare le ricette lombarde?

Ho fatto un format su Youtube che si chiama Big Italy dove ho preso piatti della tradizione italiana e li ho stravolti. Ho cucinato dei waffle di pizzoccheri, il panettone con gelato variegato al ragù, il panzerotto ripieno con lenticchie e cotechino…

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Un menù di questo genere sposerebbe il palato degli italiani?

Avrebbero sicuramente paura. Sono cose che vanno sdoganate.

Si può vivere solo di cucina americana?

Sì, nel senso che da noi non c'è l'idea di cucina americana. Esiste solo l'hamburger ma c'è una complessità di piatti che non conosciamo.

Cosa pensi direbbero, o già dicano, gli chef stellati del tuo modo di vivere la cucina? 

La grande cucina è un vanto per l'Italia, ma esistono risotto alla milanese e brasato che devono essere fatti bene. E poi, chiedo: si può vivere di sola cucina stellata?

Torniamo al format, cucina italiana vs cucina americana: chi vince? 

Io sono molto umorale su questo punto di vista, dipende da come mi sveglio la mattina. Diciamo che quattro volte a settimana mangerei italiano e tre americano. Un giorno però è dedicato alla pizza.

Napoletana.

No, New York style! A me piace la pizza croccante, non molle.

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