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Svaligiavano le case con le chiavi lasciate nelle auto in sosta, poi le rimettevano a posto

Tre persone sono state arrestate con l’accusa di aver svaligiato cinque case sottraendo dalle auto parcheggiate le chiavi incautamente lasciate nell’abitacolo dai proprietari. I furti sono avvenuti a Bergamo e provincia.
A cura di Fabio Pellaco
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Rubavano in casa degli automobilisti che lasciavano una copia delle chiavi all'interno del cassetto porta oggetti. Tre giovani tra i 25 e i 30 anni sono stati arrestati con l'accusa di aver commesso dieci furti tra la città di Bergamo e la provincia. Dopo i colpi rimettevano le chiavi al loro posto così da rallentare la reazione dei malcapitati che non si accorgevano subito di essere stati derubati.

Arrestati per dieci furti tra auto e case

L'indagine è stata condotta dai Carabinieri della Compagnia di Bergamo, coordinati dalla Procura. Le persone arrestate sono accusate aver commesso cinque furti in abitazione e altrettanti sulle autovetture in diversi comuni della provincia. Oltre al capoluogo, rientrano nell'indagine anche gli episodi denunciati a Bolgare, Brusaporto, Cavernago, Zandobbio, Costa di Mezzate, Fontanella e Nembro.

La banda agiva con un metodo collaudato che impediva alle vittime di accorgersi nell'immediato di aver subito un furto. Si recavano nei parcheggi dei ristoranti della zona e, dopo essersi accertati che il proprietario dell'auto fosse seduto a tavola, forzavano la serratura senza lasciare tracce di scasso.

Poi verificavano se all'interno del cassetto porta oggetti fosse presente una copia delle chiavi di casa e risalivano all'indirizzo leggendo i dati riportati sul libretto di circolazione. Dopodiché si recavano all'interno dell'abitazione per svaligiarla. Una volta concluso il colpo rimettevano il mazzo al suo posto dentro l'auto. In assenza delle chiavi si limitavano a rubare quello che trovavano nell'abitacolo.

Due degli indagati erano stati colti in flagranza a giugno

I tre soggetti utilizzavano automobili di grossa cilindrata con targhe clonate. Inoltre, veniva usata la tecnica del "wrapping" per applicare alla carrozzeria una pellicola sempre di colore diverso per depistare gli investigatori e rendere difficile rintracciare le vetture utilizzate per mettere a segno i colpi.

Due degli indagati erano stati colti in flagranza di reato a giugno dopo aver commesso un furto a Bolgare. Avevano tentato la fuga, ma erano stati raggiunti all'interno del centro commerciale di Orio al Serio. In quell'occasione erano stati trovati in possesso di apparati radio portatili, strumenti atti allo scasso e targhe clonate. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bergamo ha emesso l'ordinanza di custodia cautelare per le tre persone ritenute responsabili dei colpi.

Per scongiurare il ripetersi di fatti analoghi, i Carabinieri del comando provinciale di Bergamo hanno raccomandato a tutti i cittadini "di non lasciare all'interno dei veicoli né preziosi, né chiavi di casa".

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