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Sub milanese muore nelle acqua del lago di Como: ha avuto un problema in fase di risalita

La donna è stato trovata galleggiante nei pressi di Moregallo (Lecco), poi è deceduta in ospedale, probabilmente a causa di un’embolia polmonare.
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Sommozzatori e soccorsi. [Immagine di repertorio]
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Una donna di 66 anni di Milano è morta nella giornata di oggi, domenica 3 marzo, durante un'immersione nelle acqua del lago di Como, precisamente davanti alla spiaggia del Moregallo, in provincia di Lecco. Alcuni passanti hanno notato il corpo galleggiante e hanno chiamato i soccorsi: la sub è stata recuperata dall'elisoccorso e trasferita in codice rosso all'ospedale di ospedale Manzoni, dove poi è deceduta.

Nella tarda mattinata di oggi è arrivata una telefonata al numero unico di emergenza che denunciava la presenza di un corpo, apparentemente senza vita, nel ramo lecchese del lago di Como. Immediatamente sono giunti sul posto gli operatori dell'agenzia regionale di emergenza e urgenza, che hanno fatto alzare in volo anche l'elisoccorso.

Recuperato il corpo dall'acqua antistante alla spiaggia del Moregallo, il personale del 118 ha immediatamente trasferito la donna all'ospedale più vicino. Giunta in pronto soccorso in codice rosso, i medici hanno subito capito che le sue condizioni erano gravi e l'hanno ricoverata in rianimazione. Nel pomeriggio è deceduta, molto probabilmente a causa di un'embolia polmonare.

Secondo quanto finora ricostruito, la donna, nonostante fosse un'appassionata di sport subacquei, avrebbe incontrato diversi problemi in fase di risalita e per questo avrebbe perso i sensi. Tuttavia quella di oggi è, dal mese di ottobre dello scorso anno, già la quarta vittima di immersioni nel golfo di Leggo. A incidere è anche la profondità dell'acqua del lago in quel punto.

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